da Repubblica.it
Concorsone, le pagelle dei prof i vincitori:Â fisici, matematici, ingegneri. Male i filosofi
Il “quizzone” superato da poco meno del 50% dei docenti per le superiori. Tra i laureati in materie scientifiche la percentuale salta quasi al 70%, seguiti (66%) da latinisti e grecisti. In fondo alla classifica i laureati in filosofia: passati solo al 33%
di SALVO INTRAVAIA
Nel test di preselezione del concorsone a cattedre spiccano fisici, matematici e ingegneri. E’ invece un tonfo quello registrato da filosofi, laureati in giurisprudenza e architetti. Il divario tra i primi e gli ultimi è imbarazzante. Il quizzone per la selezione di 11.542 nuovi insegnanti – svolto lunedì 17 e martedì 18 dicembre scorsi – consente di stilare le pagelle dei 321 mila laureati e dei precari della scuola che si sono presentati al primo step della selezione attesa da 13 anni. Limitandosi soltanto alle discipline per insegnare le quali è necessario possedere il diploma di laurea, la classifica per “classi di concorso” – come si chiamano in burocratese le discipline di insegnamento – riserva non poche sorprese.
Il test di 50 domande a risposta multipla da svolgere in 50 minuti, comprendeva 18 quiz di logica e altrettanti di comprensione del testo scritto. Per concludere con 7 domande di informatica e un ugual numero di domande di lingua straniera. Per accedere alle prove scritte – in programma, secondo il calendario comunicato dal ministero dell’Istruzione, dall’11 al 21 febbraio – occorreva totalizzare almeno 35 punti. Un traguardo raggiunto da 45 aspiranti prof su cento al superiore e dal 48,5 per cento di coloro che si vedono dietro una cattedra alla scuola media. Il tasso di ammissione agli scritti della scuola elementare e materna è stato inferiore: 22,9 per cento per i primi e 18,8 per cento per i secondi.
Ma all’interno dei singoli segmenti scolastici, la situazione è tutt’altro che omogenea. Al superiore, in cima alla classifica degli ammessi si piazzano i fisici e gli ingegneri che aspirano ad insegnare Fisica, con ben tre candidati ammessi agli scritti su 4. Seguono con percentuali sempre superiori al 70 per cento matematici e ingegneri che si candidano ad insegnare Elettronica – negli istituti tecnici industriali e negli istituti professionali – e Matematica e Fisica nei licei. Ma si piazzano bene – con quasi il 66 per cento di ammessi – anche latinisti e grecisti che concorrono per una cattedra presso i licei classici. Una circostanza che fa cadere l’idea che il test fosse tagliato su misura per i laureati in materie scientifiche.
In fondo alla classifica, un po’ a sorpresa, troviamo invece i filosofi della classe di concorso A036 che intendono lavorare presso i licei delle scienze umane. Per loro la selezione è stata particolarmente dura, visto che soltanto il 33 per cento è riuscito ad ottenere il lasciapassare per le prove scritte. Tra questi ultimi e i primi della lista ci sono oltre 40 punti percentuali di scarto. Poco meglio – sempre attorno al 33 per cento di ammessi – per laureati in architettura in lizza per insegnare Educazione artistica alla media e Disegno e Storia dell’Arte nei licei e per i laureati in giurisprudenza e in economia che vorrebbero insegnare Diritto negli istituti tecnici.
Per questi ultimi la percentuale di ammissione è stata pari al 36 per cento. Seguono le classi di concorso per le quali non era necessario possedere una laurea, come i diplomati all’istituto per geometri che possono insegnare Laboratorio di edilizia ed esercitazioni di topografia – un ammesso su quattro – e coloro che sono in possesso per insegnare Scienze motorie – quella che una volta si chiamava Educazione fisica – alla media e al superiore. Chiudono la classifica le maestre della scuola dell’infanzia, per le quali era valido ancora il vecchio diploma di istituto magistrale purché conseguito entro l’anno 2001/2002.
Salvo Intravaia