Mattarella agli studenti: ‘L’Ue siete voi’

da Tuttoscuola

“L’Ue siete voi, siete una generazione nata con l’Ue consolidata, siete persone che condividono valori con i vostri coetanei d’Europa, disposte a viaggiare a spostarvi e che immaginate che siano impensabili passaporti, sbarramenti e confini nei paesi europei. E’ un grande risultato. Si era partiti dal desiderio di una comunità economica, ma questo risultato è di gran lunga più importante”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione un incontro con gli studenti insieme alla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.

“L’ Italia è molto impegnata, ma serve intensificare lo sviluppo delle fonti alternative: lo ha fatto il Portogallo. Dobbiamo fare molto di più e il Pnrr va in quella direzione, ora bisogna attuarlo in modo rapido”, ha detto il capo dello Stato rispondendo agli studenti delle scuole ambasciatrici del Parlamento Europeo. La “risposta legata a flussi migratori” “preoccupa qualcuno”. “L’Ue è un’oasi di libertà di democrazia e benessere. Questo attrae soprattutto giovani in cerca di futuro”, ha detto Mattarella. Secondo il quale “la collaborazione con i paesi africani è indispensabile su ogni profilo”, “si sta sviluppando ma serve un ulteriore spinta. Questo riguarda l’intera Ue, ma c’è un futuro di collaborazione. Guai a pensare il futuro nell’orto di casa propria, è un inganno“, “il futuro è globale“.

“Tutti i profughi – ha detto Mattarella riferendosi all’Ucraina – vengono qui con la speranza di tornare in Ucraina, cosa che tutti ci auguriamo. L’accoglienza dell’Italia è stata al massimo degli sforzi possibile, in linea con quella dell’Ue. Ci sono stati impegni molto attivi anche nelle scuole. Non sappiamo quanto durerà, occorre pensare ad altri strumenti di accoglienza”. “Vi è stata un’ammirevole solidarietà: la prima domenica dopo la guerra sono andato nella Chiesa ucraina a Roma e c’era un flusso continuo di aiuti. Ma ancora più importante è stato l’impegno al livello europeo. La Polonia ne ha milioni e non si possono lasciare soli questi Paesi di confine. L’Ucraina sta soffrendo: la stiamo aiutando nella resistenza, ma anche con gli aiuti e con la solidarietà”.

“A nome vostro e mio vorrei ringraziare la presidente Metsola e farle i complimenti per la sua padronanza della lingua italiana. Siamo vicini e le siamo grati anche per questo”.