Contratto scuola: si parte il 17 maggio con la convocazione dei sindacati presso la sede dell’Aran

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Si aprirà il 17 maggio alle ore 15 presso l’Aran il tavolo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del personale della scuola.
Nei giorni scorsi, infatti, il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha firmato l’atto di indirizzo al quale l’Aran si dovrà attenere.
Nel documento è stata inserito anche il capitolo sulla parte economica che conferma quanto già si sa da tempo: le risorse, di per sé, saranno appena sufficienti per garantire un aumento di 95-100 euro lordi mensili medi.
L’importo complessivo disponibile per Scuola e Afam è questo
2019          622,85 milioni
2020          936,02 milioni
2021          2.021,26 milioni

Lo stanziamento dovrà servire per il contratto di 1.155.000 dipendenti e e quindi il conto presto fatto: a regime (e cioè a partire dal 2021) l’incremento stipendiale sarà in media di circa 135 euro lordi, da cui bisogna però detrarre il 38,38% degli oneri riflessi a carico dello Stato; e si arriva così ai famigerati 97 euro di cui si parla da tempo.
Ma, come abbiamo detto, si tratta di un valore medio: nel concreto l’aumento lordo potrebbe variare da 80 euro (collaboratori scolastici) a 150 euro (insegnanti di secondaria di secondo grado a fine carriera).
Qualche spicciolo in più dovrebbe però esserci per il personale Ata, destinatario di uno specifico stanziamento contenuto nella legge finanziaria per il 2022; ma si tratta appunto di cifre modeste, pari allo 0,55% del monte salari complessivo.
Per gli insegnanti, poi, c’è a disposizione il fondo per la cosiddetta “valorizzazione della professionalità docente” (poco più 300 milioni di euro, dai quali bisognerà però ricavare le risorse necessarie per finanziare alcune misure previste dal DL 36 all’esame del Senato proprio a partire da questi giorni).