Pensioni, si va verso una proroga di 10 giorni per presentare le domande

da Tecnica della Scuola

Pensioni, si va verso una proroga di 10 giorni per presentare le domande
La richiesta è stata fatta dai sindacati nel corso dell’incontro del 14 gennaio coi dirigenti del Miur, a seguito delle disfunzioni del sistema on line: l’amministrazione si è detta d’accordo sullo slittamento. Si è parlato anche di Clil e Dimensionamento.
Si va verso uno slittamento dei termini per presentare la domanda di pensionamento. La decisione, ancora però ufficiosa, è stata presa nel corso dell’incontro tra i dirigenti dell’amministrazione scolastica e sindacati, tenuto a viale Trastevere. Tutti si sono detti d’accordo su un fatto: nei primi giorni di operatività, la piattaforma predisposta dal Ministero non ha funzionato adeguatamente. Così, lo stesso direttore generale, Luciano Chiappetta, non ha potuto fare altro che accettare la richiesta di slittamento di dieci giorni per ovviare ai problemi del sistema informatico.
Capitolo Clil per i licei linguistici: l’amministrazione ha predisposto una circolare che sarà emanata nel corso del 15 gennio, all’interno della quale si affronteranno i problemi relativi all’introduzione della seconda disciplina non linguistica in altra lingua straniera. Nella circolare si fa riferimento ad un 50% delle ore curricolari dedicate la Clil per la seconda lingua a partire dalla classe quarta. Su tale questione ci sono diverse interpretazioni. Si propone di definire la quota come indirizzo derogabile da parte delle singole istituzioni scolastiche che possono incrementare la quota prevista riconoscendo al collegio dei docenti centralità nell’ambito decisionale.
La riunione è servita anche per fare il punto sul dimensionamento: il Mef non ha approvato l’accordo con le Regioni-Stato finalizzato a modificare l’organico della dirigenza scolastica. In questa situazione il compromesso è dare la scelta delle regioni mantenendo il numero definito da un divisore nazionale. E’ il Mef che impone di applicare i risultati dei tagli già effettuati facendoli diventare strutturai e obbligando una revisione del testo del decreto.
Le regioni autonomamente si sono organizzate per stabilire che, in ottemperanza delle sentenze della Corte Costituzionale, tutti i comprensivi siano determinati con criteri scelti dalla regione per poi procedere a compensazioni in particolare nel settore della secondaria di secondo grado.