Appello a Draghi: ‘Presidente resti’. Le voci della scuola

da Tuttoscuola

La lettera aperta lanciata da Tuttoscuola (leggila qui) in poche ore ha raggiunto migliaia di adesioni. Associazioni, sindacati, esperti, insegnanti e presidi chiedono a Draghi di restare. Tra i firmatari anche molti autorevoli esponenti sindacali, dell’associazionismo, esperti del settore istruzione e tantissimi docenti e dirigenti scolastici, ma anche genitori e nonni. Il documento è ancora aperto ad altre sottoscrizioni (https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdjAZWxasmEVVaoDBrWnpVhzaaDQ0RXFagv0kJQHIB75fZamg/viewform).

Ribadiamo che non tutte le scelte del Governo possono essere condivisibili e che Tuttoscuola, ad esempio, è stata la prima ad avanzare critiche sulla mancata introduzione della carriera dei docenti, ma ciò non toglie che il momento che sta vivendo il nostro Paese è davvero difficile e che vorremmo si evitasse ulteriore instabilità.

Riportiamo di seguito i commenti più significativi lasciati dai sottoscrittori all’appello lanciato da Tuttoscuola.

“Presidente Draghi, la nostra scuola e i nostri giovani hanno bisogno di stabilità per poter progettare e costruire insieme un futuro possibile e realizzabile. In questo momento di forte crisi, che stiamo attraversando come italiani e come europei cittadini del mondo, Le chiedo, con rispetto, di ritirare le sue dimissioni e la scuola necessità di azioni costanti e continue nel tempo per questo ci occorre stabilità e affidabilità che solo Lei può garantire! di continuare a perseguire gli obiettivi del suo mandato, per il bene dei nostri giovani e per il bene del Paese intero. La ringrazio”.
Maria Teresa Furci, Dirigente scolastica

“La scuola necessità di azioni costanti e continue nel tempo per questo ci occorre stabilità e affidabilità che solo Lei può garantire”.
Maria Cristina Mussoni, docente scuola dell’Infanzia

“La scuola è il futuro, usiamo bene i soldi del PNRR per investire seriamente in riforme e riqualificarla”.
Laura Francesio, insegnante

“Sostengo questa iniziativa con piacere, perché è importante, in questo periodo storico, che una figura di calibro, seria e competente, come il Presidente Draghi, rimanga alla guida del nostro Paese”.
Piera Maltoni, insegnante

“Viviamo un Tempo che chiede responsabilità. Dobbiamo essere testimoni di questa necessità. Meno di dieci mesi di duro lavoro per tenere la “barca Italia” sulla giusta rotta. Grazie”.
Maurizio Novak, insegnante

“Illustre Presidente del Comsiglio Mario Draghi resti a governarci. Il Paese, l’Italia, gli italiani hanno bisogno di menti come la Sua, di Responsabilità e di Competenza, di fatti e non di chiacchiere! Grazie. Una semplice docente, impegnata in scuola secondaria di secondo grado di montagna che rischia di estinguersi…”.
Rosanna Danzi, Docente

“L’autorevolezza del Presidente Draghi è la garanzia migliore per procedere nel miglioramento del nostro sistema di istruzione e formazione”.
Anna Maria Ajello, ex presidente Invalsi, Prof di psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’Università Sapienza di Roma

“Gentile Presidente Draghi, comprendo il suo grande disagio nel dover contrastare culturalmente (e politicamente) chi oggi siede in Parlamento – una significativa percentuale dei componenti vi si ritrova senza averne alcun requisito – e che invece meriterebbe di sedere in altri luoghi meno istituzionali ma sicuramente utili! Non abbandoni la nave in questo mare tempestoso; si liberi degli IRRESPONSABILI e riprenda in mano il governo della nave Italia portandola in porto sicuro. La Storia le renderà merito e i cittadini e le cittadine le riconosceranno l’onore del suo servizio. In questo momento storico, chi ha a cuore le sorti dell’Italia, chi ama il suo Paese, chi guarda all’interesse del proprio Paese e non del proprio meschino tornaconto politico invocando le elezioni, è con Lei. Allora la invito a non desistere ma a RESISTERE sapendo che la storia è fatta dagli uomini, dalle loro idee, dalle loro scelte, dalla loro temerarietà”.
Rosolino Cicero, presidente Ancodis

“Ho sempre creduto nelle competenze di Draghi e sono orgogliosa che il nostro paese sia governato da una persona così stimata a livello europeo e mondiale. Trovo giusto che continui il suo lavoro soprattutto in questa fase così delicata”.
Maria Antonietta Natarelli, docente

“Non è il tempo della demagogia, né quello della campagna elettorale. E’ il tempo dell’impegno e del pragmatismo. Il paese attende risposte, le famiglie attendono risposte. Le aziende attendono risposte per produrre e offrire lavoro. Chi rema contro il governo è fuori dalla realtà. resti al Suo posto Presidente”.
Paola Pecci, docente

“Ill.mo Presidente del Consiglio, la scuola ha bisogno di continuare e portare a termine le Riforme e gli Investimenti che Lei e il Suo governo hanno intrapreso con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma soprattutto hanno bisogno della determinazione e del coraggio indispensabili al cambiamento e all’innovazione che Lei ha voluto. Senza di Lei non ci sarebbe stata una ripresa in presenza dell’attività didattica nè una normalità negli Esami di Stato. La scuola aveva e ha bisogno di questo. Le studentesse e gli studenti – i nostri giovani- hanno bisogno del Suo esempio, della Sua attenzione alla scuola e alle istituzioni”.
Elena Centemero, dirigente scolastica

“L’esperienza, la professionalità, la competenza del presidente del Consiglio dimostra che il nostro è un paese che ha poco bisogno di politici che si muovo sull’onda del voto e del consenso, ma di persone come Dragi in grado di portare avanti i progetti e le riforme di cui l’Italia da troppi anni è orfana”.
Stefania Ciampa, DSGA

“Una crisi in questo momento sarebbe dannosa, quindi Presidente faccia un ulteriore sforzo e rimanga per il bene di tutti”.
Caterina Muntoni, insegnante in pensione

“Concordo che la sua autorevole figura debba rimanere affinché il paese abbia la possibilità di riemergere dalla voragine in cui è caduto ,dopo anni di scellerate scelte di governi precedenti. Comprendo altresì, il sacrificio enorme che le chiediamo ,non è sicuramente cosa da poco sedersi a tavoli con figure di dubbie capacità e affidabilità”.
Gabriella Pitone, docente

“Vorrei aggiungere che andare via ora sarebbe proprio un atto di grande irresponsabilità. Bisogna dare esempio di portare. di saper portare fino in fondo le proprie scelte soprattutto quando sono state fatte con convinzione e di accettarne le conseguenze. Lasciare incompiuto un processo è assolutamente antieducativo oltre che dannoso per tutta una comunità. Grazie”
Maria Napoli, docente di sostegno

“Come genitore, vicepresidente di una associazione di genitori, mi unisco a questo appello. L’Italia ha bisogno di stabilità e di una guida sicura al governo. Caro Presidente Draghi, ha la stragrande maggioranza degli italiani dalla sua parte! Non ci deluda!”
Chiara Crivelli, vicepresidente AGe Verona

“Tutte le persone che hanno a cuore il futuro e il prestigio di questo Paese, nel loro piccolo stanno facendo il loro dovere. Non getti la spugna, rimanga alla guida del governo”.
Luciano Nisticò

“È il momento della responsabilità: l’invito spontaneo da parte degli italiani a rimanere al governo lo dimostra e dimostra pura quanto distante è la politica dagli italiani…”.
Luisa Merello, docente

“La mia esperienza nella scuola (dopo 41 anni) si conclude il 31 agosto 2022, ho avuto abbastanza tempo per sperimentare l’importanza della scuola, le difficoltà del nostro sistema educativo e quanto sia importante riorganizzare la partenza del nuovo anno scolastico. Sarebbe veramente un grosso problema interrompere l’azione di questo esecutivo, senza dire la meschina figura che facciamo non riconoscendo la statura dello statista che lo guida, degno della massima stima e fiducia (lontana anni luce da coloro che hanno avuto il coraggio di astenersi dal voto). Presidente Draghi resti!”
Ambrosina Putaturo, docente