Università, alla Sapienza prima laurea d’Italia per interpreti di Lingua dei segni

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Università, alla Sapienza prima laurea d’Italia per interpreti di Lingua dei segni
Il Sole 24 Ore del 30/07/2022

I laureati potranno esercitare la professione di interprete, consulente per servizi linguistici e di comunicazione, accompagnatore turistico o guida turistica in LIS.

ROMA. «Alla Sapienza la prima laurea in Italia in Lingua dei segni», lo annuncia l’ateneo romano, dopo che l’ANVUR Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, ha approvato l’istituzione della nuova laurea triennale professionalizzante in «Comunicazione e interpretariato in Lingua dei segni LIS e LIST». «Con l’avvio della nuova offerta formativa, dal prossimo anno accademico (2022-2023) – informa una nota – Sapienza sarà il primo, e per ora unico, ateneo italiano a offrire un corso di laurea volto a formare interpreti professionisti di Lingua dei segni italiana e di Lingua dei segni italiana tattile, erogato anche con la collaborazione delle più importanti realtà pubbliche e private che si occupano di sordità e lingua dei segni».

Mediazione linguistica
«Per la nostra università è un motivo di grande orgoglio essere riusciti a costruire per primi questo nuovo percorso di laurea – dichiara la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni – Gli iscritti acquisiranno specifiche competenze sia teoriche sia applicate che permettono di operare, in maniera critica e consapevole, nei vari ambiti della mediazione linguistica e culturale con la comunità segnante costituita da persone sorde e udenti e da persone con disabilità e comorbilità. Si tratta per Sapienza di un impegno che non è solo didattico e scientifico, ma anche, vorrei dire soprattutto, civile e sociale». Con l’istituzione di questo nuovo corso, evidenziano infatti dall’università, «la Sapienza rafforza e conferma l’impegno volto a costruire un ateneo sempre più inclusivo e accessibile. Non solo tramite l’abbattimento delle barriere, ma anche formando professioniste e professionisti di alto profilo a servizio del Paese».

Dipartimento di Lettere e culture moderne
Incardinato presso il Dipartimento di Lettere e culture moderne – descrive l’ateneo – il corso ha come finalità la formazione di laureati con competenze linguistiche e metodologiche tali da consentire di trasmettere, attraverso canali comunicativi diversi, il messaggio linguistico dalla LIS all’italiano e viceversa. Verranno erogati corsi mirati a fornire una conoscenza della linguistica delle lingue parlate e segnate, della semiotica e della filosofia del linguaggio, della legislazione relativa alla disabilità; degli aspetti psicologici, antropologici delle teorie e tecniche della traduzione. Accanto a queste conoscenze teoriche, in tutti e 3 gli anni di corso sarà garantito un percorso di apprendimento pratico della LIS, anche con riferimento alla lingua dei segni tattile, e nel secondo e nel terzo anno si attiveranno attività di stage e tirocini per un totale di 48 crediti formativi universitari, come previsto dal Dm 446 del 12 agosto 2020. I laureati potranno esercitare la professione di interprete, consulente per servizi linguistici e di comunicazione, accompagnatore turistico o guida turistica in LIS.