Covid e ritorno in classe: stop obblighi dal 1° settembre, salvo intervento del governo. NOTA Ministero

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da OrizzonteScuola

Di Andrea Carlino

Il Ministero dell’Istruzione, con la nota del 19 agosto a firma del capo dipartimento Stefano Versari, fissa alcuni chiarimenti in merito alle misure per il contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19.

Il Ministero chiarisce che, alla data attuale, le misure emergenziali esauriscono la loro validità al 31 agosto 2022 e, in assenza di ulteriore specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023, compreso l’obbligo vaccinale, comunque già scaduto il 15 giugno scorso. 

Il Ministero precisa che non sarà varato il Piano per la prosecuzione delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione.

L’articolo 3 del decreto-legge n. 24/2022 ha previsto che, fino al 31 dicembre 2022, il Ministro della Salute, di concerto con i Ministri competenti per materia o d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, può adottare e aggiornare linee guida e protocolli volti a regolare lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali.

Pertanto, nel caso in cui siano adottate dalle competenti autorità sanitarie nuove misure di prevenzione e sicurezza in corrispondenza dell’evoluzione della situazione epidemiologica, questo Ministero provvederà a darne notizia e a fornire alle istituzioni scolastiche le opportune indicazioni operative e il supporto eventualmente necessario.

NOTA [PDF]

Linee guida dell’ISS sono solo documento tecnico

Come già scritto le linee guida, però, sono solo un documento tecnico e non rappresentano un intervento normativoLa cornice legislativa, contenente le misure anti-contagio nelle scuole di ogni ordine e grado, scadrà il 31 agosto con la fine dell’anno scolastico in corso

Le linee guida, così, servono a poco. Il documento redatto dall’ISS cita il decreto legge n.24 del 24 marzo scorso e le sue successive modificazioni. Con il decreto sono entrate in vigore dal 1° aprile le nuove modalità di gestione della positività che resteranno in vigore fino al 31 agosto.

Che fare, dunque? Non basterà  una semplice circolare ministeriale. Servirà un decreto legge, cioè una norma di pari grado, per modificare l’impianto esistente. In caso contrario decadrà tutto: il tetto massimo di 4 alunni positivi in classe per mandare tutti in quarantena non ci sarà più e gli studenti e i docenti sono considerati contatti stretti: pertanto tutti in classe con FFP2 per 10 giorni. Per tornare in classe, in caso di decadenza delle norme, servirà un test antigenico rapido o un tampone molecolare.

Il governo dimissionario, in carica per il disbrigo degli affari correnti, potrebbe comunque decidere visto che, come ricordato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “ha il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia”.

In pratica, dunque, senza un nuovo decreto o intervento da parte del governo, le linee guida dell’ISS, sia per l’infanzia che per la primaria-secondaria non servono.

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