Per tutti i partiti l’edilizia scolastica non è una priorità

Scuola: presidi Andis, per tutti i partiti l’edilizia scolastica non è una priorità

“Da anni l’ANDIS sostiene che l’edilizia scolastica dovrebbe essere assunta in carico dal Parlamento e dai Partiti come una seria emergenza nazionale. E invece i programmi elettorali presentati in questi giorni dai vari candidati alle prossime elezioni politiche non sfiorano nemmeno il tema dell’edilizia scolastica, come se la sicurezza e l’incolumità di 8 milioni di alunni e di 1 milione di addetti non fosse un problema importante per gli italiani”. Così in una nota l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (Andis), commenta i dati di CittadinanzAttiva presentati ieri.

Dati che “confermano un processo di progressivo aggravamento dei problemi storici dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, ma anche un’ulteriore prova del consolidarsi del divario tra Nord, Centro, Sud e Isole in ordine a strutture e servizi. Una situazione assurda, che interessa in particolare il Sud e le Isole dove il fabbisogno di manutenzione straordinaria supera il 40% del patrimonio edilizio. La situazione risulta ancor più intollerabile perché si associa ad un ulteriore impoverimento delle famiglie e all’insorgere di nuove povertà educative determinate dalla pandemia”, afferma la presidente Andis, Paola Bortoletto.

“L’ANDIS auspica che si possano semplificare le operazioni di finanziamento agli Enti Locali e la gestione dei progetti, ma anche che si metta mano ad un piano delle priorità di intervento da realizzarsi entro il 2030. Alcune priorità dovrebbero avere risposta in pochi anni, come il miglioramento e l’adeguamento sismico degli edifici esistenti in area sismica 1 e 2 e l’efficientamento energetico degli edifici (obiettivo davvero strategico nell’attuale discorso dell’aumento del costo dell’energia)”.

“Auspichiamo che il Piano straordinario di edilizia scolastica riesca a realizzare entro il 2026 quanto meno le 216 nuove scuole previste. Non vorremmo scoprire fra 4 anni che, dopo tanto parlare di PNRR, l’elefante ha partorito un topolino”.