“Una vita da social” la campagna educativa itinerante della Polizia di Stato e del Ministero dell’Istruzione

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Continua il progetto del ministero dell’Istruzione insieme alla Polizia di Stato: la campagna educativa itinerante, nell’ambito del progetto Generazioni Connesse di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori riparte, infatti, da Gragnano (Napoli).

L’obiettivo comune di istituzioni e scuola è quello di fare in modo che il fenomeno del cyberbullismo e tutte le forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie non facciano più vittime, prevenendo episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.

Gli studenti potranno dire la loro contro il cyberbullismo attraverso il diario di bordo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ Dopo Gragnano saranno coinvolte nelle prossime tappe oltre 70 città, con un truck allestito con un’aula didattica multimediale che attraverserà il Paese.

Gli operatori della Polizia Postale e quelli del Ministero dell’Istruzione incontreranno studenti, genitori e insegnanti per parlare dei temi della sicurezza online con un linguaggio semplice, ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età. Per fare della Rete un luogo più sicuro occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza online in modo da offrire agli studenti occasioni di riflessione ed educazione per un uso consapevole degli strumenti digitali. “Una vita da social” si inserisce nell’ambito del progetto europeo Generazioni Connesse (www.generazioniconnesse.it) gestito dal Ministero dell’Istruzione, che prevede anche la formazione del personale scolastico sui temi connessi alla sicurezza in Rete. Il Ministero ha di recente stanziato ulteriori 2 milioni di euro a favore di iniziative per il contrasto del cyberbullismo. Sul sito dedicato vengono periodicamente inseriti materiali e strumenti per le scuole per supportarle in queste attività. E grazie alla Piattaforma Elisa, www.piattaformaelisa.it, sono stati quasi 20mila i docenti già formati su questi temi.