PNRR e scuola: i nodi che passeranno in eredità al nuovo Ministro

da Tuttoscuola

Scuola e PNRR. Il ministro dell’Istruzione uscente, Patrizio Bianchi, ha iniziato l’opera, ma sarà il prossimo inquilino di Viale Trastevere a doverla completare. Il PNRR destina all’Istruzione oltre 17 miliardi di euro per trasformare, innovare e migliorare la scuola italiana. Tra aule 4.0 e carriera degli insegnanti, vediamo insieme quali sono i punti da completare, eredità del prossimo ministro dell’Istruzione.

Rinnovare il contratto degli insegnanti (e aumentare gli stipendi)

Ancora da rinnovare il Ccnl che interessa circa 850mila insegnanti. La promessa è l’aumento “a tre cifre” degli stipendi degli insegnanti, tra i più bassi di Europa. Si cercano risorse aggiuntive rispetto ai 2 miliardi già previsti per raggiungere il traguardo: Bianchi ha proposto di utilizzare oltre 300 milioni del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, previsti dalla scorsa manovra e destinati alla valorizzazione della professione docente. E intanto l’esecutivo entrante dovrà far partire la nuova formazione dei docenti.

PNRR e carriera dei docenti

Messa a punto dal governo uscente l’impalcatura su formazione continua e merito: percorsi formativi triennali, che se superati danno diritto a un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito appunto dalla contrattazione, tra il 10 e il 20% del trattamento stipendiale. Se i percorsi formativi triennali superati saranno tre, arriverà un assegno, strutturale, ad personam di importo pari a 5.650. La nuova figura non si chiama più “docente esperto”, ma “incentivato” e l’incentivo  potrà arrivare a 32mila insegnanti, 8mila l’anno dal 2032/33 al 2035/36. Si tratta a tutti gli effetti di un primo assaggio di carriera per gli insegnanti, espressamente voluto dall’Europa. Sarà il nuovo governo a decidere però se mantenerlo o modificarlo.

PNNR: Piano Scuola 4.0, accompagnare le scuole verso la trasformazione

Partito il piano per trasformare almeno 100mila classi tradizionali in luoghi di apprendimento innovativi e creare laboratori per le “professioni digitali del futuro” negli istituti scolastici del secondo ciclo. Circa 2,1 miliardi di euro sono già arrivati alle scuole, che adesso però vanno sostenute nella fase progettuale che le condurrà verso l’innovazione didattica.

PNRR: rilanciare l’Istruzione tecnica

La riforma degli Its Academy è legge da luglio, ma a sapere il sogno dalla realtà ci sono ancora 19 provvedimenti attuativi. Anche istituti tecnici e professionali si rifanno il look, ma anche in questo caso occorrono regolamenti e decreti attuativi.

PNRR: sperimentare le superiori di 4 anni e continuare con CLIL e lingue

Uno degli obiettivi del Pnrr è arrivare a mille classi di secondaria di secondo grado di 4 anni sperimentali. C’è poi l’apertura al mondo e alle competenze linguistiche. La metodologia Clil, insegnamento in lingua straniera di una materia non linguistica, è stata estesa anche alla scuola dell’Infanzia, al primo ciclo e agli istituti professionali.