Asili nido. Gli anticipi nella scuola dell’infanzia suppliscono agli impegni del PNRR

da Tuttoscuola

Il PNRR ha stanziato cospicue risorse per rilanciare gli asili nido che in Italia, soprattutto in alcuni territori, hanno tuttora percentuali di posti disponibili, ben lontani dall’obiettivo del 33% fissato dall’Unione europea a Barcellona, anche per favorire l’occupazione femminile delle madri.

Le ultime rilevazioni ISTAT del 2019 hanno registrato come media nazionale un rapporto di 24,6 posti per 100 bambini di età compresa tra 0 e 2 anni. Mancano, quindi, almeno otto punti percentuali per raggiungere il benchmark europeo.

Vi son regioni che hanno già raggiunto l’obiettivo fissato dall’Unione, come, ad esempio, l’Emilia- Romagna (36,4), l’Umbria (35,9), la Toscana (33,9), il Lazio (33,5), nonché la Val d’Aosta e la provincia di Trento.

Ma altre regioni sono ben lontane dal 33% fissato dall’Europa per favorire l’ingresso delle madri al lavoro. La Campania ha un rapporto del 9,3, la Calabria del 10,1 e la Sicilia dell’11,7.

L’offerta di servizio, con posti pubblici o privati, non riesce a supplire alla domanda che, per il momento, è accolta per poco più di 330 mila bambini età, un quarto circa di quelli in età.

Dove mancano i posti negli asili nido e le famiglie sono alla ricerca di sistemare comunque i figli, supplisce impropriamente la scuola dell’infanzia statale e paritaria, perché i nuovi asili nido costruiti con i finanziamenti del PNRR non arriveranno subito.

In che modo le famiglie suppliscono alla mancanza di posti? Con l’iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia dei bambini che compiono i tre anni per l’ammissione ordinaria dopo il 31 dicembre e, comunque, entro il 30 aprile dell’anno successivo.

Quasi 36mila bambini su circa 783mila hanno due anni (4,4%) nelle scuole statali; poco più di 19mila su quasi 437mila nelle paritarie.

In Campania su quasi 104mila bambini iscritti nelle scuole statali dell’infanzia 6.600 (6,4%) hanno due anni; le paritarie con oltre 3.300 bambini di due sfiorano il 9%.

In Calabria i bambini di due anni iscritti nelle scuole statali, raggiungono il 7,4% di tutti gli iscritti; nelle paritarie l’11,5%.

In Sicilia, tra statali e paritarie la percentuale di bambini di due anni iscritti super il 6%.

Complessivamente in tutta Italia sono oltre 55mila i bambini di due anni che, in attesa di fruire di posti degli asili nido nel loro territorio ricorrono in supplenza alla scuola dell’infanzia come anticipatari. Ma la scuola dell’infanzia non può essere fatta su misura per loro.