da Tuttoscuola
Vent’anni fa una scossa di terremoto provocava il collasso della scuola primaria di San Giuliano di Puglia in Molise, determinandone il crollo completo con la morte di 27 alunni e di una maestra. Rimasero intrappolati anche 8 insegnanti, 2 bidelli e 58 alunni. Molti sopravvissuti riportarono gravi ferite. Soltanto quell’edificio era crollato, mentre tutto intorno le case avevano resistito alla scossa tellurica, segno evidente che non erano stati messi in atto controlli e interventi necessari per assicurare sicurezza alla struttura e alle persone. Per quel crollo sono stati condannati i responsabili che avrebbero dovuto verificare e assicurare la tenuta della struttura con opportuno collaudo statico.
Nel giorno della commemorazione, il 31 ottobre 2022, Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, ha dichiarato “Dopo vent’anni è stato fatto qualche passo avanti in tema di sicurezza delle scuole, ma c’è ancora molto, moltissimo da fare. Io credo che, se vogliamo rendere giustizia a questi eventi, a queste tragedie, dobbiamo impegnarci ognuno ad ogni livello: dal cittadino alla politica alla parte tecnica perché ancora la sicurezza delle scuole deve fare un passo importante“.
“Dobbiamo ancora investire tanto – ha proseguito Curcio – Siamo in un momento di finanziaria e bilancio, io credo sia un segnale importante aumentare i fondi all’edilizia scolastica, alla messa in sicurezza, all’adeguamento e miglioramento sismico e non solo“.
Dalle norme in materia si evince che il collaudo statico si esegue obbligatoriamente per tutte le opere di nuova costruzione, a prescindere dal tipo di manufatto o dai materiali utilizzati. Per quanto riguarda le opere già esistentiinvece, è necessario eseguirlo quando si compiono interventi di adeguamento e miglioramento sismico. Non è obbligatorio invece per piccoli interventi o riparazioni.
La scuola di San Giuliano rientrava con tutta probabilità nella fattispecie dell’obbligo del collaudo statico esteso alle opere già esistenti, in quanto nei mesi precedenti il crollo era stata interessata a diversi adattamenti strutturali.
Ma qual è la situazione degli oltre 40mila edifici scolastici in ordine alla certificazione del collaudo statico? Ce lo dice il Portale dati del Ministero dell’Istruzione per l’edilizia scolastica relativi all’anno scolastico 2021-22.
Sono 21.524, pari al 53,7% dei 40.079 edifici scolastici quelli che possiedono la certificazione del collaudo statico. Il 46,3% (cioè 18.555 edifici scolastici) non dichiara il possesso della certificazione.
Sono un po’ più virtuosi i Comuni, perché il 55% degli edifici di scuole dell’infanzia e del primo ciclo (affidati per legge alla loro gestione) ne sono provvisti, mentre soltanto il 47,8% degli edifici scolastici che ospitano istituti superiori (affidati alla gestione delle Province) possiedono tale certificazione.
È pur vero che l’obbligo del collaudo statico vale solo per le nuove costruzioni e per quelle che hanno provveduto agli adeguamenti strutturali, ma, pensando alla scuola di San Giuliano, quei 18.555 edifici senza collaudo statico – per i quali si spera non vi siano state modifiche strutturali – sono davvero sicuri? In quali territori la certificazione del collaudo statico è presente o manca?