Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, ha designato il 25 novembre come “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”


Si aprono il 24 novembre le attività del Ministero dell’Istruzione e del Merito dedicate alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Oggi e domani pomeriggio il Ministero tornerà a illuminarsi di rosso, per rappresentare l’adesione alla ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Il MIM testimonia così la propria determinazione a contribuire concretamente alla diffusione dell’educazione al rispetto e alla lotta contro ogni violenza e discriminazione.

Il 25 novembre verrà distribuito all’ingresso del Ministero il fiocco rosso, simbolo della Giornata, con allegato un messaggio scritto del Ministro Giuseppe Valditara.

Sempre nella mattinata del 25 novembre, al Ministero, dalle ore 10.30, le studentesse dell’Istituto Superiore Statale Cine-TV “Roberto Rossellini” di Roma animeranno un flash-mob nel quale verranno ricordate tutte le vittime di femminicidio del 2022.   

Il racconto della Giornata potrà essere seguito sui canali social del Ministero, anche attraverso gli hashtag: #25novembre, #giornatacontrolaviolenzasulledonne, #stopallaviolenzasulledonne.

“Oggi e domani la facciata del Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà dipinta di rosso. Domani è infatti la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Perché abbiamo deciso di dipingere di rosso questa facciata? Perché rappresenta il sangue, rappresenta la violenza, rappresenta le umiliazioni che tante donne hanno subito e continuano a subire. Noi dobbiamo essere consapevoli che occorre difendere la dignità della persona umana, di ogni persona umana. E dobbiamo iniziare dalle scuole. Dobbiamo educare i ragazzi alla cultura del rispetto. Perché questa violenza, questa violenza contro le donne non è soltanto quella che va sui giornali, che ci indigna quotidianamente, non è quella che si manifesta nemmeno nelle aule dei tribunali, ma è anche quella violenza subdola, quella violenza silenziosa che in tante case, in tanti luoghi di lavoro si continua a perpetrare. E allora dobbiamo dare un segnale forte ai nostri giovani, dobbiamo educarli all’amicizia, al volersi bene, a rispettarsi, alla cultura del rispetto perché non ci sia discriminazione. Non ci sia discriminazione di genere e soprattutto si bandisca la cultura della violenza. Perché ogni atto che discrimina una donna manifesta violenza e prepotenza. Ripartiamo dalle scuole per costruire una vera, grande civiltà della solidarietà, del rispetto e dell’amicizia”.

È quanto dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel videomessaggio pubblicato sul sito e sui canali social del Ministero, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che viene celebrata domani, 25 novembre.

Il Video


UNICEF Italia: nel prossimo decennio, nel mondo, si potrebbero verificare 2 milioni in più di Mutilazioni Genitali Femminili e 10 milioni in più di Matrimoni Precoci.

Presentati i risultati di un sondaggio U-Report Italia sulla violenza contro le donne e le ragazze: il 75% dei rispondenti ne ha sentito parlare e pensa che sia un problema fra le proprie coetanee.

24 novembre 2022 – L’UNICEF Italia in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (domani 25/11) e dell’inizio della campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere presenta i risultati del sondaggio sulla piattaforma digitale indipendente U-Report Italia, sostenuta dall’UNICEF, sulla violenza contro le donne e le ragazze e ricorda che nel mondo l’aumento della povertà, dell’insicurezza, degli spostamenti, dei cambiamenti climatici e dei conflitti, in aggiunta alla persistenza di discriminazioni di genere in ogni societa’, amplificano le cause dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali femminili e rendono le bambine ancora più vulnerabili. Inoltre, a causa della pandemia da COVID-19 è probabile che nel prossimo decennio si verifichino 2 milioni di casi in più di mutilazioni genitali femminili e 10 milioni di matrimoni precoci in più.

Lo scorso 16 novembre l’UNICEF Italia ha lanciato un sondaggio sulla violenza sulle donne e sulle ragazze rivolto ai giovani tra i 14 e i 30 anni, iscritti alla piattaforma U-Report Italia, per capire le loro opinioni a riguardo. Al sondaggio hanno risposto 293 persone.

IL SONDAGGIOil 75% dei rispondenti ha dichiarato di aver sentito parlare di violenza contro le donne e le ragazze e di pensare che sia un problema fra le proprie coetaneeIn caso di violenza il 65% dei rispondenti crede che sia più utile chiedere un supporto specializzato, il 10% crede che sia più giusto confidarsi con familiari e/o adulti, il 7% ritiene che sia più utile ignorare il problema; Qualora un’ amica confidasse di aver subito violenza, il 24% dei rispondenti l’accompagnerebbe a sporgere denuncia, l’11% le consiglierebbe di parlare con un adulto fidato, il 7% le direbbe che non è sola, il 5% le consiglierebbe di rivolgersi a uno psicologo, il 4% le direbbe che non è colpa sua, l’1% le consiglierebbe di recarsi da un medico, il 47% le darebbe tutti i consigli precedenti;  il 95% dei rispondenti sarebbe d’accordo o molto d’accordo sull’inserimento dell’educazione alla parità di genere e alla prevenzione della violenza di genere nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole.

Tuttavia, ancora oggi nel mondo 600 milioni di ragazze adolescenti continuano ad affrontare sfide senza precedenti per la loro istruzione, il benessere fisico e mentale, e la protezione necessaria per una vita senza violenza. Le ragazze hanno dimostrato più volte che, se viene loro garantito accesso a tutte le opportunità, possono essere le artefici del cambiamento e guidare il progresso nelle loro società, costruendo un futuro più solido per tutti, compresi donne, ragazzi e uomini.

L’UNICEF Italia rilancia la petizione “No alla Violenza di genere: insegniamolo tra i banchi”, per chiedere al Ministero dell’Istruzione e del Merito di consolidare la promozione della parità di genere e la prevenzione della violenza di genere nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole, in sinergia con quanto previsto sia nel nuovo Piano Nazionale d’Azione per l’Infanzia e l’Adolescenza sia nel Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne, di cui anche l’UNICEF ha promosso l’adozione. Per aderire alla petizione: www.unicef.it/firma