Valditara: da Pnrr e fondi nazionali due miliardi per l’edilizia, risorse triplicate

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da Il Sole 24 Ore

Il ministro: «Saranno riqualificati e messi in sicurezza in totale 3 chilometri quadrati di scuole, un terzo in più di uno stato come il Principato di Monaco». Apprezzamento dalle Province

di Redazione Scuola

Dai 710 milioni previsti dal Pnrr a una «azione integrata» con risorse individuate tra le pieghe di bilancio che porterà l’investimento complessivo per l’edilizia scolastica a superare i due miliardi di euro. È quanto prevede il Piano di edilizia scolastica Pnrr presentato il 6 dicembre dal ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara. «Non ci siamo voluti accontentare di fare il compitino sul Pnrr – ha detto Valditara – abbiamo voluto essere più ambiziosi per una grande emergenza nazionale, questo miliardo in più che abbiamo trovato nelle pieghe di bilancio, sono risorse nazionali, non europee, che abbiamo liberato e che saranno inserite nel grande piano agevolato dal Pnrr».

Riqualificazione e messa in sicurezza

«Saranno riqualificati e messi in sicurezza – ha quindi esemplificato – complessivamente 3 chilometri quadrati di scuole, un terzo in più di uno stato come il Principato di Monaco». Nel dettaglio, il Piano riguarda 2 miliardi 3 milioni 900mila euro per messa in sicurezza, riqualificazione, adeguamento sismico, antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche. Parte così l’autorizzazione di 330 interventi relativi a 710 milioni di euro di fondi Pnrr già ripartiti; il riparto delle risorse e autorizzazione di 171 interventi relativi a 255,6 milioni di euro di fondi destinati alle palestre scolastiche; l’autorizzazione di 266 interventi su mense e palestre relativi a 84, 8 milioni di euro di fondi Pon; e il riparto regionale di 953,5 milioni di euro i cui interventi saranno autorizzati sulla base delle indicazioni delle Regioni. Per la messa a terra di quella che il ministro definisce «la grande rivoluzione» dell’edilizia scolastica, Valditara non indica tempi precisi ma un metodo: «I Piani di edilizia scolastica passati hanno sempre incontrato criticità nella fase di realizzazione, non si poteva contare su un quadro normativo di semplificazione e velocizzazione analogo a quello delle grandi opere strategiche, per questo di intesa col ministro Matteo Salvini abbiamo deciso di istituire un tavolo per individuare procedure semplificate ed eliminare lacci e lacciuoli burocratici».

Al ministero sono comunque consapevoli dei problemi relativi alla lievitazione dei costi per il caroprezzi e il caro energia, per questo è stata avviata anche una ricognizione dei progetti al 31 dicembre. «Siamo davvero soddisfatti per l’annuncio del ministro di nuove importantissime risorse destinate alla messa in sicurezza e modernizzazione degli edifici scolastici italiani. Gli interventi presentati permettono di sbloccare risorse, oltre 710 milioni, che erano ferme ormai da un anno per cui le Province, cui spetterà la quota del 30% destinata agli istituti secondari superiori, hanno già pronti i progetti», ha commentato l’Unione delle Province.