Episodi della differenziazione

Episodi della differenziazione: i Superchildren, alias gifted children

di Gabriele Boselli

Per un governo efficace della complessità utile ai vari livelli di potere -insegna Luhman (1) – occorre esaltare la rappresentazione dei fenomeni per poi ridurne e racchiudere in stigmi le differenze in qualche modo rilevabili: è la differenziazione. Le differenze preesistono, la differenziazione è artificio. Apposite strutture e professionalità confezioneranno “tecnicamente” il prodotto.

Dopo aver mietuto clienti nelle scuole e nelle famiglie elaborando diagnosi di miriadi di spettri autistici, dislessici, BES etc, così virtualmente patologizzando la popolazione scolastica a livelli fortemente inverosimili, un nuovo terreno favorito anche dalla campagna ministeriale sul merito si apre al dissodamento: i bambini classificabili come superdotati,  plusdotati, gifted children per gli amanti della lingua imperiale. La differenziazione ama la simmetria: fra alunni e insegnanti verranno creati  da una parte i plus, dall’altra i minus. La differenziazione si attuerà precocemente come già avviene per gli “autistici”, i “dislessici”….

Insieme a quella dei “subnormali” (hanno cambiato il nome ma l’ideologia è la stessa) la fabbrica delle differenziazioni che lavora sulle differenze produrrà anche legioni di orgogliosi genitori/allenatori e di ambiziosi insegnanti di futuri “supernormali”. Prevedibile che tra i meriti riconosciuti e monetizzati ai docenti ci sia anche il riuscito (a breve termine, del lungo chi se ne importa?) allevamento in batterie di superclassi  di piccoli geni forse disadattati al mondo più che dalla genialità dalla stessa presunzione di genialità e dalle aspettative connesse. Psicologi di servizio escogiteranno “soluzioni” per “proteggere” la realtà inventata degli ipernormali dal confronto con il reale.

Sono germi che covavano da decenni negli studi dei film di fantascienza come ai piani nobili da decenni occupati dai gruppi di studio dell’ ex MIUR, ora MIM ma che il pudore della parte colta della sinistra impediva di diffondere  massicciamente. Ora con il governo di destra non vi sarà più scampo: approfittando delle ricerche di alcuni enti (LabTalento di Pavia , ISFAR di Firenze…) sono ipotizzabili alcune prossime realizzazioni. Prevedibile la reistituzione -naturalmente sotto altro nome- delle classi speciali e differenziali con l’aggiunta rispetto agli anni sessanta di classi differenziali per alunni superdotati, selezionati con test elaborati dall’intelligenza artificiale dove docenti appositamente formati e meglio retribuiti potranno condurre insegnamenti non zavorrati dai ragazzi meno veloci nell’apprendere.

E’ un’occasione per una destra che non ha mai letto Gentile e ignora il senso dell’Oltre-uomo di Nietzsche ma si è formata principalmente su Fox e sui peggiori siti internet della destra rurale americana (2), Oltretutto non sarà difficile, trattandosi solo di perfezionare il decennale lavoro discriminatorio già svolto dalla sinistra di sottogoverno e condotto attraverso l’INVALSI sulla valutazione degli alunni e degli insegnanti. 

Consola rammentarsi che i prodotti della sinistra efficientista – ora in tinteggiatura – hanno trovato una resistenza efficace e proiezioni importanti nelle tradizioni culturali e nello spirito critico e di ricerca della scuola italiana. Spero accada lo stesso con i nuovi padroni di via Trastevere.

(1) N. Luhman  Potere e complessità sociale  ried. Il Saggiatore  2020

(2)  America? Limes n.11/22