Docente tutor. Il ritorno

da Tuttoscuola

Il docente tutor definito dalle Linee guida per l’orientamento, di cui al decreto ministeriale 328/2022 alla vigilia di Natale come riforma prevista dal PNRR, è un deja vu, una figura che ritorna dal passato di quasi vent’anni fa.

Lo aveva già previsto infatti il decreto legislativo 59/2004 per le istituzioni del primo ciclo, in questi termini: “concorre prioritariamente, fatta salva la contitolarità didattica dei docenti, per l’intera durata del corso, il docente in possesso di specifica formazione che, in costante rapporto con le famiglie e con il territorio, svolge funzioni di orientamento in ordine alla scelta delle attività di cui al comma 2, di tutorato degli allievi, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie e di cura della documentazione del percorso formativo compiuto dall’allievo, con l’apporto degli altri docenti.

Il nuovo docente tutor è presentato ora nelle Linee guida per l’orientamento del decreto natalizio in questi termini: “ogni istituzione scolastica e formativa individua i docenti di classe delle scuole secondarie di primo e secondo grado, chiamati a svolgere la funzione “tutor” di gruppi di studenti, in un dialogo costante con lo studente, la sua famiglia e i colleghi, svolgendo due attività: 1. aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale 2. costituirsi “consigliere” delle famiglie, nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali”.

Dopo 18 anni, dunque, ritorna il docente tutor, previsto per le scuole secondarie di I e II grado, anziché, come prima, per le scuole primarie e della secondaria di I grado.

Le due formulazioni, pur distanti nel tempo, hanno comunque in comune queste funzioni attribuite al docente: tutoraggio degli alunni, rapporto con le famiglie, azione di orientamento, cura della documentazione del percorso degli studenti.

L’affinità, però, non è casuale. Entrambi i dispositivi normativi sono stati elaborati quando a fianco del ministro firmatario del decreto (allora il ministro Letizia Moratti e ora Giuseppe Valditara) c’era e c’è tuttora come consigliere il prof. Giuseppe Bertagna.

La matrice sembra, dunque, la stessa, e, il tutor riproposto sfiderà la sorte che non gli era stata allora propizia. Il tutor del 2004 venne infatti osteggiato e infine sterilizzato dai sindacati; questo del 2022 avrà una sorte migliore?