La proposta Anp sulla scuola per la XVII legislatura

da Tecnica della Scuola

La proposta Anp sulla scuola per la XVII legislatura
L’Anp sottolinea ai politici 3 priorità: L’elevato numero di giovani che lasciano il sistema prima di aver conseguito un diploma o una qualifica professionale spendibili nella vita adulta; risultati comparativamente insoddisfacenti nei testi internazionali di apprendimento; disoccupazione giovanile fra le più elevate (oltre un terzo del totale, con punte di oltre la metà nel Mezzogiorno).
E poi: governance generale/sussidiarietà; governance scolastica; messa in coerenza del quadro normativo; disponibilità di risorse; differenziazione ed adeguatezza; ripensare il valore legale del titolo di studio; valutazione.

IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI

Obiettivi chiari, risorse adeguate, condizioni normative coerenti: sono tutti pre‐requisiti per un recupero di efficienza del servizio di istruzione, che però passa di necessità attraverso un migliore utilizzo delle risorse professionali, dirigenti e docenti.

DIRIGENTI – L’intervento necessario è duplice: in primo luogo, occorre selezionarli in modo più mirato di quanto si sia fatto fino ad ora. Né la formazione successiva né la valutazione possono sostituire un buon reclutamento. Le norme attuali si sono rivelate, alla prova dei fatti, inadeguate, anche per la mole di contenzioso cui prestano il fianco. Anp ha messo a punto una propria analitica proposta in merito, che viene diffusa separatamente: senza entrare nei dettagli, si può dire che essa interviene su tre punti critici.

DOCENTI – Le linee di decisione politica per quanto riguarda i docenti non sono molto dissimili: reclutamento, carriera professionale, riconoscimento sociale. Per quanto riguarda il reclutamento, Anp ritiene giunto il momento di mettere in coerenza l’autonomia delle scuole con la possibilità di avvalersi delle risorse professionali più adeguate a sostenerla.