Maturità 2023, entro il 31 gennaio le materie della seconda prova

da OrizzonteScuola

Di redazione

Conto alla rovescia per sapere quali saranno le materie della maturità 2023. L’Esame di Stato, come è noto, sarà a metà giugno, ma molto tempo prima saranno rese note le materie oggetto della seconda prova.

Nella nota del 30 dicembre 2022, il Ministero ha ricordato che entro il mese di gennaio, con apposito decreto ministeriale, saranno individuate le discipline oggetto della della seconda prova.

Negli anni scolastici 2019/20 e 2020/21, fortemente caratterizzati dal ricorso alla DAD come modalità di svolgimento delle lezioni e per evitare assembramenti di lunga durata, la seconda prova non si è svolta. Nell’anno scolastico 2021/22 si è svolta, ma la traccia è stata predisposta dai docenti di istituto sulla base dei programmi effettivamente svolti.

La vera novità – ossia il ritorno alla normalità – è rappresentata dunque dalla seconda prova scritta predisposta dal Ministero, con oggetto uno o più discipline caratterizzanti il corso di studio.

Le tracce saranno stabilite dal Ministero e riguarderanno le discipline caratterizzanti dei ogni indirizzo scolastico, e sarà proprio il decreto in uscita entro gennaio a definire quali saranno le materie di seconda prova, anche più di una.

La prima prova, invece, si snoderà attraverso tre tipologie: tema di letteratura (due tracce), tema argomentativo (tre tracce) e tema di attualità (tre tracce). I due temi di letteratura prenderanno spunto da brani di prosa o poesia del periodo dall’Unità d’Italia a oggi. La nota di dicembre del Ministero ricorda che le sette tracce potranno fare riferimento agli “ambiti artistico, letterario, filosofico, storico, scientifico, tecnologico, economico e sociale”.

L’esame delle V classi della scuola secondaria di II grado sarà quindi così caratterizzato (a meno di eventuali nuove modifiche)

  • prova scritta di Italiano comune per tutti gli indirizzi
  • prova scritta su disciplina/e caratterizzanti l’indirizzo
  • terza prova solo per gli indirizzi che la prevedono (sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena)
  • colloquio per verificare  la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare

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Le prove

L’esame sarà costituito da due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio.

La prima prova scritta accerterà la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.

La prima prova sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolgerà con modalità identiche in tutti gli istituti, con durata massima di 6 ore.

I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse. Verranno proposte sette tracce, trasversali a tutti gli indirizzi di studio, che potranno fare riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

La seconda prova scritta avrà per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. Con apposito decreto ministeriale saranno individuate, entro il mese di gennaio 2023, le discipline oggetto della seconda prova scritta. Verranno inoltre fornite specifiche disposizioni circa la declinazione di tale prova relativamente ai percorsi dell’istruzione professionale interessati dal recente riordino.

La terza prova scritta è prevista in alcuni casi particolari (per le sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena).

Il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale.

40 punti al percorso scolastico

La valutazione finale, secondo normativa vigente, si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, come segue: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi.

Commissioni

Le commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.

La nota riporta sinteticamente le informazioni sullo svolgimento dell’esame. Seguiranno ordinanze specifiche e decreti ministeriali