D. Ianes – H. Demo, Specialità e normalità?

Dario Ianes e Heidrun Demo, Specialità e normalità? Affrontare il dilemma per una scuola equa e inclusiva per tuttə, Erickson

Pagine: 136
In libreria da: 27 gennaio 2023 

A livello nazionale, cresce la preoccupazione per come la scuola continui a riprodurre disuguaglianze territoriali, sociali, di genere e cittadinanza, e fatichi di contro a contribuire alla formazione di una società giusta e democratica, in cui ciascunə possa realizzarsi personalmente. Una società capace di affrontare le grandi sfide del futuro, dalla crisi ambientale alla povertà. Il cambiamento richiede un investimento economico ma anche, e soprattutto, una direzione chiara verso cui muoversi, perché pensare a quale educazione vogliamo significa chiedersi quale società vogliamo.

Con Specialità e normalità – in uscita per Erickson il 27 gennaio – Dario Ianes e Heidrun Demo intendono contribuire a immaginare questa direzione per una scuola – e una società in senso più ampio – che coinvolga tuttə in un percorso unico ma non uniformante, che riconosca e nomini le marginalità senza etichettare e stigmatizzare, che assicuri sostegni senza con questo isolare e delegare. In quattro, densi capitoli, gli autori indagano forme, modi, rischi e benefici dei principi di normalità e di specialità, che hanno contribuito e contribuiscono a costruire il pensiero e le pratiche dell’educazione inclusiva. Il primo mette l’accento sull’uguaglianza fra tuttə ə bambinə e ə ragazzə e il loro pari diritto a un’educazione di qualità, il secondo porta invece a guardare all’unicità di ognunə e a dare un’attenzione particolare a bambinə e ragazzə che faticano a godere pienamente dell’offerta formativa, ma nessuno dei due è sufficiente da solo: la proposta degli autori passa quindi per l’introduzione del concetto di “speciale normalità”, un terreno comune, uno spazio dialogico di intersezione che supera una loro contrapposizione dicotomica e li pone in relazione, spingendo allo sviluppo di un’offerta formativa normale che si faccia plurale nel rispetto delle molteplici singolarità.

Questa non deve però essere una soluzione statica: richiede di essere costantemente monitorata e corretta, contro i rischi che uno sbilanciamento verso l’uno o l’altro principio comporta e a favore di uno spazio di confronto e contaminazione permanente, nell’ottica di sviluppo di un’educazione inclusiva. «Nel recente passato – spiegano Heidrun Demo e Dario Ianes – la tensione tra didattica “speciale” e didattica “normale” si focalizzava sul tema dell’integrazione degli alunni e delle alunne con disabilità o con Bisogni Educativi Speciali. In questo nuovo libro recuperiamo il dilemma tra normale e speciale, ma in relazione a tutte le differenze che gli alunni e le alunne portano in classe». Come si possono conciliare “speciale” e “normale” nella didattica? «Ad esempio – proseguono Demo e Ianes – attraverso una buona progettazione di classe che tenga conto di una normalità che è fatta di differenze, perché la normalità non è omogenea, ma accoglie le differenze di tutti e di ciascuno». 

*Dario Ianes già professore ordinario di Pedagogia dell’inclusione alla Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano-Bozen, co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento.
*Heidrun Demo professoressa associata di Pedagogia dell’Inclusione alla Facoltà di Scienze della Formazione e direttrice del Centro di Competenza sull’inclusione scolastica della Libera Università di Bolzano-Bozen.