10 alunni per classe con insegnanti formati e meglio pagati. La ricetta di Valditara contro la dispersione scolastica

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da OrizzonteScuola

Di Fabrizio De Angelis

“Siamo il paese europeo con il più alto tasso di dispersione scolastica. Avvieremo una sperimentazione con 150 scuole fra le più critiche, formeremo classi di dieci studenti e insegnanti formati appositamente e meglio pagati”.

Si tratta del concetto ribadito dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, nel corso del suo intervento al forum di @PwC_Italia “L’immaginario sulla scienza e le competenze del futuro”.

Valditara, come spiegato in un precedente intervento, si ispira al modello francese per la lotta all’abbandono scolastico: “Penso a quanto realizzato nelle banlieue in Francia, mi incontrerò presto con il ministro francese per sperimentare anche da noi classi da 10 alunni invece che 20-25 nei contesti più difficili. All’Ocse ho portato la proposta di creare una banca dati sulle migliori pratiche nella lotta alla dispersione scolastica. Mentre ho appena istituito una commissione di esperti sul bullismo che è una delle cause dell’abbandono, per trovare soluzioni”.

Per questo ha fortemente voluto in legge di bilancio l’inserimento di 150 milioni che verranno utilizzati per valorizzare gli insegnanti impiegati in attività di orientamento e di contrasto alla dispersione scolastica.

Nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito è istituito un fondo, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico, con particolare riferimento alle attività di orientamento, di inclusione e di contrasto della dispersione scolastica, ivi comprese quelle volte a definire percorsi personalizzati per gli studenti, nonché di quelle svolte in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, sentite le organizzazioni sindacali, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i criteri di utilizzo delle risorse di cui al presente comma“, riporta la manovra 2023 approvata lo scorso dicembre.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è già mosso nella direzione di contrasto alla dispersione ed ha già messo in atto alcuni interventi.

Con le linee guida sull’orientamento previsti dal PNRR, il Ministero organizza percorsi di mentoring e orientamento. Ciascun percorso viene erogato, in presenza, da un esperto in possesso di specifiche competenze, in orari diversi da quelli di frequenza scolastica. Previsti anche percorsi di potenziamento delle competenze di base, di motivazione e accompagnamento. Saranno coinvolte anche le famiglie nel concorrere alla prevenzione e al contrasto dell’abbandono scolastico: piccoli gruppi con il coinvolgimento di genitori di almeno 3 destinatari.

E poi c’è il docente tutor, la figura su cui punta Valditara inserita all’interno della riforma dell’orientamento: “Verrà introdotta la figura del docente tutor per ogni gruppo classe, il docente che dovrà avere una formazione particolare, ed anche essere pagato di più, e che dovrà in team con gli altri insegnanti seguire in particolare quei ragazzi con maggiori difficoltà di apprendimento ma anche di quelli molto bravi che magari in classe si annoiano e che hanno bisogno di accelerare”, ha detto il Ministro.