Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport” (EYCS)

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto oggi a Bruxelles al Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport” (EYCS) insieme ai Ministri degli altri Paesi dell’Unione europea.

Nel corso della riunione sono state adottate le Conclusioni del Consiglio sulle abilità e sulle competenze per la transizione verde, che si concentrano sulla necessità di sostenere il ruolo delle istituzioni di istruzione e formazione nel processo di acquisizione e aggiornamento delle competenze, tra cui quelle richieste dal mercato del lavoro per affrontare la transizione ecologica.

Durante il dibattito politico è stato affrontato il tema della carenza dei docenti in Europa e dell’importanza di migliorare le competenze, attrarre e trattenere nella professione docenti e formatori qualificati.

Nel suo intervento, il Ministro Valditara ha sottolineato il ruolo cruciale che ricoprono i docenti e i dirigenti scolastici per il buon funzionamento dei sistemi educativi e ha ribadito che l’Italia sta portando avanti una serie di iniziative che sono il frutto anche della cooperazione europea e di tutti i momenti di confronto nell’ambito dello Spazio Europeo dell’Istruzione. In particolare, ha menzionato alcune riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tra cui quella dedicata alla formazione iniziale dei docenti e alle modalità di assunzione. 

Sul tema degli insegnanti anche la colazione di lavoro dei Ministri dell’Istruzione, con un focus particolare sui “docenti ucraini in fuga nei Paesi UE”. A tal riguardo, nel sottolineare l’impegno del Governo italiano, fin dal primo momento dell’aggressione della Federazione Russa per offrire sostegno all’Ucraina, il Ministro ha menzionato gli interventi mirati al settore dell’istruzione, tra cui ha ricordato la creazione di una piattaforma per monitorare la presenza degli alunni ucraini, per ripartire i fondi tra le scuole e i territori dove essi sono maggiormente presenti. Il Governo ha stanziato 1 milione di euro del bilancio nazionale, che si aggiunge agli oltre 31 milioni di euro dell’Azione di Coesione per i Rifugiati in Europa, destinati a progetti nelle scuole per l’integrazione degli studenti ucraini.

A margine del Consiglio, il Ministro Valditara ha avuto una serie di incontri bilaterali. Con il Ministro dell’Università spagnolo Joan Subirats, Valditara ha discusso la proposta di uno spazio comune europeo e latino-americano per tutti i livelli di istruzione, inclusi i percorsi delle ITS Academy.

Il Ministro Valditara ha poi incontrato il suo omologo sloveno, Darjo Felda, con il quale ha proposto un Tavolo congiunto per lo studio dell’Italiano in Slovenia e per la mobilità dei docenti italiani e sloveni, oltre a partenariati a favore dell’Istruzione e della Formazione Professionale.

Il Ministro ha poi avuto un colloquio con Lotta Edholm, Ministra per le Scuole della Svezia, Paese Presidente di turno dell’UE, con la quale ha discusso di come rafforzare il ruolo degli insegnanti e far fronte alla carenza di docenti, soprattutto nelle discipline STEM, anche attraverso un tavolo tecnico per condividere le buone pratiche.

Il Ministro ha inoltre avuto uno scambio particolarmente fruttuoso con i deputati italiani della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento europeo, sia di maggioranza che di opposizione, sulla necessità di mantenere il tema dell’istruzione al centro dell’agenda politica e degli investimenti, sul ruolo degli insegnanti per favorire l’acquisizione delle competenze per affrontare i mercati del lavoro del futuro e sulle riforme attuate in Italia nell’ambito del PNRR. A conclusione della missione a Bruxelles, il Ministro ha rivisto la Commissaria Gabriel.

Tra le priorità, il Ministro ha sottolineato la necessità di “attrarre e mantenere nella professione docenti e formatori qualificati”.

Tre i temi fondamentali emersi dal dibattito: l’importanza della scuola nello sviluppo sociale ed economico dei vari Paesi, la carenza di docenti e la necessità di motivarli, una formazione di qualità in ingresso e in itinere per tutti i docenti.

“La riforma del nuovo reclutamento a cui stiamo lavorando va nella direzione di una formazione iniziale forte e di un’attività di aggiornamento costante in servizio, legata anche ad incrementi economici”.

Il Ministro ha sottolineato l’importanza della riforma dedicata alle misure per l’orientamento degli studenti attribuendo un ruolo chiave agli insegnanti nella personalizzazione dell’educazione, con l’introduzione della figura del docente tutor, che verrà selezionato e pagato per questo nuovo compito. “In dialogo con le famiglie, il docente tutor accompagnerà ciascuno studente a valorizzare i propri talenti, a recuperare le difficoltà di apprendimento, a selezionare i percorsi di studio futuri, nella consapevolezza anche degli sviluppi occupazionali che gli stessi hanno”.

“Per rendere socialmente competitiva la figura del docente, per restituirle dignità, centralità, autorevolezza, il tema economico è fondamentale”, ha proseguito il Ministro. “A questo scopo, gli investimenti in istruzione e ricerca dovrebbero essere tenuti fuori dal Patto di stabilità. Propongo”, ha detto Valditara, “di organizzare una conferenza tra Ministri delle Finanze e Ministri dell’Istruzione, per porre anche a livello europeo la centralità del tema del finanziamento alla scuola”. È inoltre fondamentale “semplificare il lavoro dei docenti e individuare misure contro il burnout, perché quella del docente è una professione stressante”.

“Dobbiamo puntare”, ha concluso il Ministro, “su scuole belle, luoghi gradevoli dove si possa insegnare e studiare piacevolmente. Dobbiamo anche prevedere incentivi laddove si lavori in aree disagiate, in scuole ‘di frontiera’, oppure in aree dove il costo della vita è molto più alto. E dobbiamo anche immaginare, a mio avviso, un tavolo tecnico per studiare come mettere al centro a livello europeo la figura dell’insegnante”.