V. Mancuso, A proposito del senso della vita

Vito Mancuso, per l’uomo protagonista

di Antonio Stanca

   Allegato a la Repubblica è comparso di recente il breve volume A proposito del senso della vita del filosofo laico e teologo Vito Mancuso. È un saggio che contiene il testo ampliato di una conferenza tenuta dal Mancuso nel 2020 a Misano Adriatico, in provincia di Rimini, da tempo sede di rassegne filosofiche molto seguite.

   Mancuso è nato a Carate Brianza, Monza, nel 1962, ha studiato nel liceo di Desio e poi nel Seminario Arcivescovile di Milano dove ha conseguito il Baccellierato in Teologia ed è stato ordinato sacerdote nel 1985. Aveva ventitré anni. Ha continuato negli studi teologici ed ha conseguito il secondo grado accademico a Napoli presso la Pontificia Facoltà di Teologia “San Tommaso d’Aquino”. Nel 1996 è venuto il terzo e ultimo grado accademico. Intanto era stato dispensato dal sacerdozio e da qualche anno aveva cominciato a pubblicare lavori, studi intorno a problemi di carattere teologico. Dal 2004 al 2011 ha insegnato Teologia moderna e contemporanea all’Università “San Raffaele” di Milano, poi Storia delle dottrine teologiche all’Università di Padova. Ora, all’Università di Udine, insegna al Master di Meditazione e Neuroscienze. Molti saggi ha pubblicato su temi quali la fede, la natura di Dio, l’anima, la vita eterna, l’amore, il pensiero, la libertà, la bellezza, l’etica, il coraggio, il senso della vita. In altri lavori ha studiato Hegel, Socrate, Buddha, Confucio, Gesù. Il suo pensiero è stato raccolto e ordinato in una monografia pubblicata in Germania. È stato editorialista per la Repubblica ed ora per La Stampa.  Ha preso parte a programmi televisivi e radiofonici.

    Molti suoi saggi hanno avuto successo, sono stati tradotti in molte lingue e molti riconoscimenti hanno ottenuto. Una vita sempre in salita è stata quella del Mancuso, in una serie di conquiste si è trasformata. Le elaborazioni, le maturazioni del suo pensiero, i suoi studi hanno riguardato in modo particolare il problema di Dio, della sua esistenza, della sua figura, della sua funzione, del suo rapporto con la storia, con la vita, con l’uomo. Anche l’uomo è stato oggetto di studi approfonditi. Della sua vita, delle sue azioni in ambito privato e pubblico, delle manifestazioni, espressioni del suo spirito, dei suoi rapporti, delle sue relazioni, di tutto quanto è umanità ha scritto Mancuso. E di tutto quanto è divinità. Quella di un moderno, acceso umanista è la sua filosofia, quella di un teologo la sua dottrina. E ancora dell’uomo e di Dio ha scritto in A proposito del senso della vita. Molte sono, nel saggio, le domande che l’autore si pone circa il “senso della vita”, molti i tempi, gli autori che visita, molte le opere che cita. Con facilità, con chiarezza mostra di sapersi muovere pur in un ambito così vasto, pur tra posizioni, concezioni così diverse e lontane, con rigore, con precisione giunge alle proprie considerazioni, dimostra i propri risultati.

    Inizia il filosofo evidenziando lo stato di confusione, di crisi dei valori al quale è pervenuta la vita, la società, la storia dei nostri tempi, e proclama la necessità di recuperare, ricostruire quanto è necessario per redimerle dagli errori commessi e salvarle. Il “senso della vita” è uno degli elementi, dei principi da recuperare, è il più importante e Mancuso si sofferma a spiegarlo, definirlo. Lo chiarisce nelle sue parti, nei suoi significati, procede poi alla ricerca di quanto nel tempo, nella cultura, nella vita ha rappresentato fino a richiamare al valore che gli si dovrebbe attribuire nello stato attuale delle cose. Determinante, risolutivo sarebbe oggi riscoprire, attuare, praticare il “senso della vita”, farebbe l’uomo capace di pensiero e azione, lo libererebbe da tanti vincoli, lo renderebbe di nuovo protagonista della storia.  

    La semplicità, la chiarezza dell’esposizione agevolano la lettura e fanno risultare ancor più interessanti gli argomenti. Si ha la possibilità di conoscere quanto si è pensato nella storia circa il problema, cosa si è stabilito, dove si è giunti, come si è fatto. Si ha modo d’imparare, d’istruirsi con facilità. Si scrive così di filosofia quando la si è acquisita, maturata al punto da non aver alcun dubbio. Questo ha fatto Mancuso e non solo riguardo al “senso della vita” ma anche per tanti altri argomenti e problemi. È rimasto il bravo ragazzo che studia più degli altri, che più degli altri vuole sapere, vuole dire, che ancora lo fa, ancora riesce.