Gita scolastica: la normativa da conoscere prima di organizzarla

da Tuttoscuola

I viaggi e le visite d’istruzione si configurano come momento integrativo e complementare all’attività educativo-didattica della scuola, sono parte integrante e qualificante dell’Offerta Formativa. Inoltre sono momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione, nonché di allargamento dell’orizzonte culturale, preziosa occasione di riscontro e approfondimento di quanto trattato nelle attività di studio. Essi infatti scaturiscono dalla programmazione didattica, dalla quale non possono prescindere, e sono inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa.  Ma quali sono i parametri da tenere presenti per la realizzazione di un viaggio efficace e ben riuscito?

Complessivamente si risolvono in una buona preparazione sotto il profilo didattico, in un’adeguata accoglienza, nella pronta assistenza del tour operator e nel controllo della sicurezza. Dunque l’“avventura viaggio di istruzione” comincia con l’indagine dei bisogni degli studenti cui si rivolge, in modo tale da poterli soddisfare con esperienze atte a trasformare il viaggio in un’occasione di maturazione. In questo senso il viaggio scolastico va visto come un’esperienza interculturale e il suo allestimento, così come la sua ricaduta, fanno parte integrante di tale momento esperienziale. Da più parti si sostiene infatti che educare i giovani al turismo rientra a pieno titolo nell’esercizio del diritto di cittadinanza.

Gita scolastica: i protocolli di intesa

Il MIUR e il Touring Club Italiano hanno stipulato un Protocollo di Intesa di cui citiamo di seguito le rispettive principali finalità:

• potenziare la capacità di autonomia delle scuole; • concorrere a rendere coerente l’offerta educativa con le evoluzioni della società;
• implementare l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” da parte del Touring Club;
• favorire e promuovere lo sviluppo di un’armonica cultura del territorio e del viaggio;
• promuovere la conoscenza di sé e dell’altro nel rispetto dell’identità di ciascuno e nella tutela e salvaguardia delle diversità ambientali e culturali;
• favorire comportamenti corretti ed esemplari dei giovani cittadini.

Ricordiamo l’esistenza anche un Protocollo d’Intesa tra MIUR e Ministero dei Beni culturali e delle Attività Culturali inserito nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia.

Gita scolastica: la normativa

Ecco i principali riferimenti normativi. In particolare la 623 costituisce il quadro di riferimento operativo per l’organizzazione.

C.M. 28 dicembre 1995 N. 380
Gite scolastiche (stabilisce la possibilità per gli studenti che legalmente risiedono in uno stato membro dell’Unione Europea di entrare in un altro stato membro senza necessità di visto d’entrata).

D.L. 17 marzo 1995 N.111
Attuazione della direttiva 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze e i circuiti “tutto compreso”.

C.M. 2 ottobre 1996 N. 623
Viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive, Viaggi di istruzione all’estero. Informazioni sulla sicurezza dei Paesi destinatari

Nota Min. N. 1665 del 19/5/2003
Cause civili per il risarcimento dei danni derivanti da infortuni ad alunni: legittimazione processuale

Nota Min. N. 1385 del 13/2/2009
Programmazione viaggi di istruzione

Nota Min. 3630 del 11/5/2010
Viaggi di istruzione all’estero

Gite scolastiche: nuova normativa sulla sicurezza stradale

A seguito di alcuni incidenti, anche di grave entità, occorsi a studenti in viaggio di istruzione a causa di pullman non a norma, il MIUR ha emanato il 3 febbraio 2016 una nota con cui segnala alle istituzioni scolastiche che è possibile rivolgersi al personale della Polizia stradale, al fine di rendere pili sicuro il trasporto scolastico. Con la nota si invitano i dirigenti scolastici e in generale gli organizzatori, di porre particolare attenzione su alcuni aspetti, quali la scelta delle aziende cui affidare il servizio di trasporto. Si ricorda pertanto di verificare l’idoneità e la condotta del conducente, l’idoneità del veicolo e tutta una serie di misure di sicurezza indicate. In merito ai criteri di scelta del servizio di trasporto, si fa presente che non è opportuno valutare solo l’offerta economica maggiormente vantaggiosa, ma che si devono tenere in considerazione soprattutto le garanzie di sicurezza degli studenti che utilizzano quel servizio.

Alla nota è stato allegato un Vademecum predisposto dalla Polizia stradale che mette in rilievo alcune delle procedure da seguire nella scelta del servizio di trasporto per le visite guidate e i viaggi di istruzione. Poiché le indicazioni contenute nel Vademecum sono state ritenute dai dirigenti scolastici troppo onerose in termini di comportamenti da osservare prima e durante lo svolgimento dei viaggi, il MIUR ha emanato una successiva nota di chiarimenti. Nella nota del 12 aprile si precisa che il Vademecum ha solo funzione orientativa e, quindi, non è prescrittivo per le scuole nella scelta delle ditte di trasporto scolastico. Inoltre la nota ricorda che le precedenti istruzioni sullo svolgimento dei viaggi di istruzione come la circolare 291/1992 non sono state abrogate e che le scuole sono pienamente autonome nel determinare le modalità di svolgimento delle visite di istruzione. Resta nella responsabilità dell’istituzione scolastica la decisione di richiedere L’intervento della Polizia stradale (ma anche della Polizia locale) per il controllo preventivo dell’idoneità dei mezzi di trasporto.