Docenti, Ata e alunni privi di competenze digitali: il Pnrr farà formare 650 mila prof e amministrativi, più tutti gli allievi sul coding

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

Il Pnrr sta portando oltre un miliardo di euro per migliorare le nuove competenze e i linguaggi innovativi: lo stanziamento, di 1,1 miliardi di euro, servirà per la promozione delle discipline Stem, il potenziamento del multilinguismo, la promozione dell’internazionalizzazione.

Tra le misure nel Pnrr è previsto anche un corso obbligatorio di coding, ovvero di programmazione informatica, per tutti gli studenti nell’arco del loro ciclo scolastico.

Per la formazione sul digitale del personale scolastico, sempre il Pnrr prevede un finanziamento di 800 milioni che interesserà circa 650.000 docenti e personale Ata, con l’obiettivo svilupparne le competenze digitali per favorire un approccio accessibile, inclusivo e intelligente all’educazione digitale.

I numeri sono stati comunicati il 27 aprile dal ministero dell’Istruzione e del Merito ai sindacati rappresentativi per l’avvio della discussione su riparto delle risorse Pnrr per nuove competenze, nuovi linguaggi e formazione del personale e piano di semplificazione amministrativa.

Il sindacato Anief ha chiesto, in una nota, di accompagnare “uno snellimento delle procedure di reclutamento con un ripristino del doppio canale, l’utilizzo delle graduatorie di tutti i concorsi incluso lo straordinario bis e la conferma in ruolo degli assunti con riserva; l’alleggerimento della burocrazia prevista per i docenti che rischia di compromettere l’azione didattica; la creazione di un unico fascicolo digitale dei dipendenti; l’istituzione di un tavolo tecnico per la semplificazione scolastica”.

“Le procedure dovranno interessare anche una semplificazione dell’attività amministrativa delle segreterie e particolarmente riguardo a gestione assenze, ricostruzione di carriera, congedi, pratiche che comportano tempi lunghissimi sia per ragioni burocratiche che tecniche.

È sulla questione del pagamento dei supplenti brevi – sottolinea la segretaria generale Daniela Rosano – che l’azione della semplificazione dovrà operare quanto prima: è inaccettabile che ci siano ancora ritardi di mesi nel pagamento dei lavoratori”.

Il sindacato ha infine chiesto incontri costanti con l’Amministrazione per il monitoraggio delle linee di azione così decisive per il futuro dell’istruzione.