M. Lancisi, Don Milani. Vita di un profeta disobbediente

Presentazione del libro di Mario Lancisi
Don Milani
Vita di un profeta disobbediente

con Damiano Tommasi sindaco di Verona
e Iacopo Scaramuzzi vaticanista di Repubblica

ROMA, Libreria San Paolo, via della Conciliazione 16 giovedì 4 maggio 2023, ore 19

TS Edizioni presenta a Roma giovedì prossimo, 4 maggio il libro Don Milani. Vita di un profeta disobbediente, di Mario Lancisi.

La presentazione avverrà presso la Libreria San Paolo in via della Conciliazione 16 alle ore 19. In dialogo con l’autore vi sarà Damiano Tommasi, sindaco di Verona; introduce modera l’incontro Iacopo Scaramuzzi, vaticanista di Repubblica.

Il volume, prima biografia ragionata e aggiornata, esce nel centenario della nascita di don Lorenzo Milani, il 27 maggio 1923: Mario Lancisi, tra i più esperti biografi di don Milani, ne traccia il ritratto attingendo a nuove lettere, scritti e testimonianze tra le quali spiccano quelle esclusive di Adele Corradi, insegnante a fianco del sacerdote negli anni più avvincenti della Scuola di Barbiana, e di Francuccio Gesualdi, che con il fratello Michele visse per tredici anni in canonica con il priore.

Il libro racchiude oltre mezzo secolo di studi milaniani e racconta l’interesse dell’autore per il priore di Barbiana.

Interesse nato da una bocciatura scolastica, quello di Lancisi che, figlio di una famiglia poverissima, viene respinto e posto così davanti al bivio se proseguire gli studi o abbandonarli per andare a lavorare.

La scoperta di don Milani, agli inizi degli anni Settanta, porta Lancisi a fare la conoscenza con figure del mondo milaniano, dalla mamma Alice a compagni di seminario, come don Auro Giubbolini, e questi incontri si intrecciano con la vita del priore e rendono il racconto più vivo e appassionato.

Il filo rosso del libro è quello di un profeta religioso e civile che ha marcato profondamente la storia del Novecento.

ll libro di Lancisi si articola in otto parti.

La prima, «Radici», ripercorre gli anni dal 1923 al 1943, dalla nascita alla conversione.

La parte II si snoda dal 1943 al 1947 e abbraccia gli anni che vanno dal seminario alla guerra (il giovane Lorenzo si salva per miracolo dallo scoppio di una bomba, a Montespertoli), alla scelta di votare per la Repubblica nel referendum del 1946, fino all’ordinazione sacerdotale, il 13 luglio 1947.

La parte III, 1947-1954, affronta il periodo in cui Milani fu cappellano a San Donato di Calenzano (Fi), periodo cruciale in cui fonda il doposcuola e matura le esperienze pastorali, poi confluite nell’omonimo libro.

Nella parte IV i tredici anni di Barbiana, dove don Lorenzo resta dal 1954 al 1967, l’anno in cui muore di tumore. Qui don Milani dà alla luce, assieme anche ai suoi allievi, le tre sue principali opere.

A Esperienze Pastorali è dedicata la parte V, dove viene dato conto di quanto sia stato un libro fondamentale nell’Italia di fine anni Cinquanta, ma anche divisivo;

A L’obbedienza non è più una virtù è dedicata la parte VI che analizza sia la Lettera ai cappellani militari che la Lettera ai giudici e inserisce il testo milaniano nel contesto dell’impegno dei cattolici fiorentini in favore della pace e del disarmo.

Lettera a una professoressa è trattata nella parte VII.

L’ultima parte, ottava, dedicata al cristiano del futuro, va dalla morte di don Milani alla sua storica riabilitazione, che si ha con la visita di papa Francesco a Barbiana nel 2017.

Il libro si conclude con due testimonianze inedite e di grande spessore: Adele Corradi, 99 anni, la professoressa che, dal 1963, aiutò don Lorenzo a fare scuola a Barbiana fino alla sua morte, e l’allievo Francuccio Gesualdi.