Un caso di presunta corruzione non può comportare generalizzazioni

Consiglio Nazionale ANDIS: un caso di presunta corruzione non può comportare generalizzazioni

““La scuola ha la responsabilità di trasmettere attraverso comportamenti esemplari i principi riferiti all’etica pubblica essenziali per costruire il senso di cittadinanza”

Roma, 16 maggio 2023. In merito al caso che ha suscitato grande rilevanza mediatica delle indagini coordinate dalla Procura Europea sull’operato di una dirigente scolastica e di alcuni suoi collaboratori per presunta accusa di corruzione e peculato, il Consiglio Nazionale di ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) “rimette l’eventuale espressione di colpa alle autorità giudiziarie, nel pieno rispetto del dettato costituzionale”, e “sostiene che l’esistenza di un’indagine in corso non debba assolutamente comportare un’ingiusta generalizzazione a danno dei dirigenti scolastici, né intaccare in alcun modo i comportamenti professionali agiti nel segno della legalità”.

L’ANDIS, esprimendo “agli studenti e alle famiglie la vicinanza in questa vicenda che ha scosso l’opinione pubblica, ma anche la comunità scolastica impegnata a difendere la legalità e la trasparenza”, “ribadisce con forza che la scuola resta ferma nel suo mandato, come definito negli incarichi conferiti ai dirigenti scolastici dai Direttori degli Uffici Regionali, finalizzati a garantire un servizio scolastico di qualità, aderente ai bisogni degli studenti e capace di promuovere il successo formativo di tutti e di ciascuno”.

Oltre ad esprimere “sostegno e incoraggiamento ai dirigenti scolastici, che ogni giorno adempiono con diligenza e puntualità ai propri compiti, andando ben oltre i meri obblighi burocratici, concretizzando i principi dell’equità di trattamento, dell’inclusione, del buon andamento, della valorizzazione delle risorse”, l’ANDIS riafferma l’articolo 13 del proprio Codice Etico: “La scuola ha la responsabilità di trasmettere attraverso comportamenti esemplari i principi riferiti all’etica pubblica essenziali per costruire il senso di cittadinanza. Perseguire il bene comune significa contemperare il criterio della convenienza individuale con la costruzione dell’interesse della collettività”.