Immissioni in ruolo docenti 2023: da fine giugno. Il Ministero verso l’anticipo delle operazioni

da OrizzonteScuola

Di redazione

Un anticipo delle operazioni di immissione in ruolo dei docenti a fine giugno: è questa la novità prevista secondo quanto raccolto da Il Messaggero. Le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente arriverebbero quest’anno con circa un mese di anticipo rispetto a quanto accade solitamente.

Pubblicati il 24 maggio gli esiti della mobilità 2023/24 degli insegnanti, ora si possono valutare i posti effettivamente rimasti liberi (Qui un prospetto per infanzia e primaria e secondaria) e quelli rimasti vacanti dopo le domande di pensionamento (posti disponibili).

Le assunzioni vengono effettuate dalle graduatorie di merito dei concorsi e dalle graduatorie ad esaurimento, al 50%, nonché dalle graduatorie di prima fascia sul sostegno.

Il Mef annualmente autorizza il contingente delle immissioni in ruolo. Da quanto dichiarato dal Ministro Valditara le assunzioni previste si aggirano sui 56mila, così suddivise:

  • 19.472 docenti di sostegno inseriti nella prima fascia delle GPS, di cui: 17.126 con la procedura speciale di assunzione dalle graduatorie provinciali per le supplenze; 2.347 con scorrimento di altre graduatorie vigenti, 38 mila unità di posti comuni così suddivise:
  • 36 mila per scorrimento idonei dei concorsi posti comuni;
  • 2 mila dalle GAE.

Anticipare le immissioni in ruolo significa partire in anticipo anche con le supplenze e quindi iniziare l’anno scolastico a settembre con i docenti al loro posto.

Operazioni propedeutiche

Naturalmente dire “fine giugno” non significa che il 27 o il 30 sarà aperto il form per presentare domanda, ma è riferito in generale alle operazioni, in particolare quelle disposte dagli Uffici Scolastici

Restano infatti confermate le date per

Poi devono naturalmente essere pubblicate le graduatorie GaE e GPS utili per le assunzioni 2023/24, con i relativi tempi di reclamo e correzione.

Il piano di semplificazione delle procedure

Il motivo per cui quest’anno le assunzioni potrebbero avvenire anticipatamente è il piano di semplificazione presentato recentemente da Valditara. Tra gli interventi previsti la velocizzazione degli adempimenti per i pensionamenti, l’individuazione di soluzioni procedurali, organizzative e tecnologiche per poter effettuare le nuove nomine in tempi utili all’avvio dell’anno scolastico e una più veloce gestione delle supplenze brevi.

I candidati potranno, tramite il sistema online, rinunciare alla proposta di nomina. Il quadro dei posti disponibili dovrebbe essere, con tutti gli interventi, in questo modo più chiaro e permettere di procedere con le immissioni e l’attribuzione delle supplenze più velocemente.

D’estate dovrebbe inoltre arrivare il bando del concorso straordinario ter per i precari con tre anni di servizio o in possesso dei 24 CFU. Le assunzioni da tale procedura partiranno però da settembre 2024 e riguardano il piano di immissioni previsto dal Pnrr.