Dietrofront sui tagli, la scuola «recupera» 800 presidi

da Il Sole 24 Ore

Dietrofront sui tagli, la scuola «recupera» 800 presidi

La scuola «recupera» 811 dirigenti scolastici. Il ministero dell’Istruzione ha predisposto la nuova bozza sul dimensionamento della rete scolastica che sarà discussa con le Regioni nella conferenza unificata convocata il prossimo 7 febbraio.

Complessivamente, il contingente di presidi da assegnare a ciascuna regione sale a 8.787 unità (esclusi i 55 posti da dirigenti da assegnare ai centri provinciali per l’istruzione per gli adulti). Nella precedente bozza, valevole per l’anno scolastico in corso, il contingente di presidi è stato stabilito in 7.976 unità. Rispetto allo scorso anno si recuperano quindi 811 presidi, ma rispetto all’anno scolastico 2011/2012 (quando è partita la complessa operazione del dimensionamento della rete scolastica) c’è stato un taglio di 1.434 scrivanie da preside (visto che le scuole titolari di dirigenza erano 10.221, mentre oggi sono scese a 8.787).

Si parte, con gradualità, il prossimo anno scolastico
Le nuove regole varranno a decorrere dal prossimo anno scolastico (il 2013-2014), e per un triennio. Ma è previsto un avvio graduale. Nell’ambito del contingente assegnato, ciascuna regione potrà definire autonomamente il numero di alunni per ogni istituzione scolastica a seconda delle diverse realtà territoriali, come riconosciuta espressamente dalla sentenza della corte costituzionale del giugno scorso.

Ripartizione regionale
Secondo la nuova bozza sul dimensionamento, in Lombardia saranno assegnati 1.247 presidi, in Campania, 1.013, in Sicilia, 885, nel Lazio, 784, in Emilia Romagna, 598. Il criterio per definire il nuovo contingente di presidi è stato quello di dividere per 900 il numero di alunni iscritti alle scuole statali nell’organico di diritto del primo anno scolastico di riferimento del triennio, integrato dal parametro della densità degli abitanti per chilometro-quadrato (Kmq).