Palestre nelle scuole: quell’errore presente nel PNRR

da Tuttoscuola

Il fatto che il PNRR abbia investito notevoli risorse per nuove palestre nelle scuole evidenzia l’importanza del binomio strutture e docenti specializzati: non solo personale ad hoc, dunque, ma anche spazi idonei per ospitare in modo efficiente la nuova educazione motoria per la quale il PNRR ha evidenziato la finalità: “L’obiettivo è quello di potenziare le infrastrutture per lo sport e favorire le attività sportive a cominciare dalle prime classi delle scuole primarie. Infatti, è importante valorizzare, anche attraverso l’affiancamento di tutor sportivi scolastici, le competenze legate all’attività motoria e sportiva nella scuola primaria, per le loro valenze trasversali e per la promozione di stili di vita salutari, al fine di contrastare la dispersione scolastica, garantire l’inclusione sociale, favorire lo star bene con sé stessi e con gli altri, scoprire e orientare le attitudini personali, per il pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo”.

Tuttoscuola aveva già evidenziato l’anno scorso la grave carenza di strutture adeguate ad accogliere la nuova educazione motoria, rilevando anche il clamoroso errore di calcolo dei tecnici che nel PNRR avevano affermato che “Secondo i dati dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica il 17,1 per cento delle sole scuole del primo ciclo non dispone di palestre o strutture sportive”.

L’errore era rappresentato dall’avere rilevato la presenza di palestre soltanto per gli istituti principali (sede dell’istituzione scolastica), anziché sui singoli plessi scolastici (numerosi per la scuola primaria) dove si svolgono le lezioni, comprese le attività di educazione motoria.