Invalsi e Indire, nomine di fine legislatura e polemiche

da tuttoscuola.com

Invalsi e Indire, nomine di fine legislatura e polemiche

Il 25 gennaio scorso il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito (a questo link) un Avviso di chiamata pubblica alla candidatura per la presidenza e a componente dei consigli di amministrazione dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (indire) e dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi).

Sulla vicinanza tra questo avviso e la scadenza elettorale interviene pesantemente la Flc Cgil, che giudica “molto strana” la nomina, da parte di un ministro prossimo alla scadenza dall’incarico, di “ben due Presidenze di enti di ricerca, l’INDIRE e l’INVALSI, con annessi i consiglieri d’amministrazione

Il segretario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo in particolare contesta al ministro Profumo di non avere “fatto nulla per permettere ai due enti di uscire dalle gravi difficoltà in cui versano a causa della mancanza di finanziamenti ordinari, della precarietà dilagante, del commissariamento e dell’assenza degli organi di vertice, della cancellazione dell’autonomia”.

Pantaleo chiede al ministro di ritirare l’avviso in questione, lasciando “l’incombenza al prossimo governo”, con lo scopo “di definire gli assetti degli enti all’interno di un progetto complessivo di sistema di valutazione nazionale”.

Sulla stessa linea, del sindacato di via Leopoldo Serra si esprime, in una nota, Pierfelice Zazzera, vicepresidente della commissione Cultura e candidato nella lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, che commenta: “Nominare ora, a poche settimane dal voto, i vertici di Indire e dell’Invalsi, certifica la mancanza di rispetto da parte del governo dei tecnici. Ci troviamo davanti a un mercato delle vacche degli incarichi, a un vecchio stile politico basato su lottizzazioni e spartizioni. Dov’è l’urgenza e l’opportunità di queste nomine?”.

“Profumo farebbe bene a fare un passo indietro. Per questioni di opportunità politiche e di rispetto verso istituzioni, cittadini e mondo della scuola, per queste ed eventuali altre nomine è necessario attendere l’insediamento del nuovo governo conclude Zazzera.