Ellie Goldstein, modella con sindrome di Down, racconta in un libro i suoi traguardi
SuperAbile INAIL del 29/10/2023
Ellie Goldstein è una giovane modella con la sindrome di Down che, dopo essere stata scoperta da Gucci e Vogue, ora racconta la sua storia in un memoir pieno di speranza: Against All Odds.
“La prima cosa che dovete sapere di me è che sono felice”, inizia così Against All Odds (in italiano Contro ogni aspettativa), il libro di Ellie Goldstein in cui racconta la sua storia. Quando è nata i dottori erano convinti che le sue condizioni le avrebbero impedito di raggiungere particolari risultati. Quasi 22 anni dopo, invece, Goldstein ha dimostrato di poter superare, appunto, ogni aspettativa. Nel 2020, per esempio, è stata la protagonista dell’iniziativa di scouting The Gucci Beauty Glitch organizzata da Vogue Italia, che l’ha selezionata come volto di una campagna speciale per il lancio del mascara L’Obscur.
Quello è stato solo il primo passo di una carriera folgorante e che, passo dopo passo, vuole abbattere pregiudizi. Dalla casa di famiglia nell’Essex, in Inghilterra, Ellie Goldstein è stata catapultata sulle copertine dei fashion magazine di mezzo mondo ed è stata scelta per comparire nelle pubblicità di brand come Gucci appunto, ma anche Adidas, Nike e molti altri. Non solo, Barbie l’ha scelta per prestare le sue sembianze a una bambola che, tra i primissimi modelli al mondo, raffigura una ragazza con sindrome di Down. Un modello di inclusione e sensibilizzazione.
Against All Odds, del resto, non è solo il racconto di una vita ma anche un modello che può ispirare moltissime persone, che si possono rifare a quello che è il messaggio principale che Goldstein vuole trasmettere. Non che la sua vita sia sempre stata rose e fiori: nel libro lei e la madre raccontano delle tante persone che, appena anche solo intravista la sua disabilità, hanno cambiato atteggiamento nei loro confronti, in particolare manifestando il proprio scetticismo sulla possibilità di un futuro produttivo e, in sostanza, “normale”.Questa giovane e promettente modella, invece, risponde dicendo che lei non si è mai sentita diversa, neanche un singolo giorno della sua vita. Anche la madre Yvonne ha le idee molto chiare su quello che è l’obiettivo di Against All Odds: “Vogliamo dimostrare che, anche se hai la sindrome di Down, niente dovrebbe limitarti o tirarti indietro. C’è certamente chi può essere più lento di altri nell’imparare le cose. Ma l’importante è avere la curiosità di saperne di più e capire che, nonostante le nostre varie condizioni, siamo tutti uguali”.