da La Tecnica della Scuola
Di Alessandro Giuliani
Il prossimo 15 novembre tanti studenti si ritroveranno nelle piazze italiane per chiedere una scuola più di qualità: lo protesta rientra nella giornata internazionale dello studente, ma vuole anche rappresentare un segnale contro la politica del Governo Meloni in ambito di Istruzione pubblica. Ad annunciare la protesta di piazza sono i giovani dell’Unione Degli Studenti, che assieme alle associazioni universitarie Link e Rete della Conoscenza stanno già organizzando l’evento.
“Nonostante le numerosissime richieste di incontro e momenti di mobilitazione – sostengono le associazioni – il ministro dell’istruzione Valditara continua ad ignorare le studentesse e gli studenti: non accettiamo più che le nostre proposte e richieste vengano ignorate dalla politica, pretendiamo un’immediata convocazione del Forum delle Associazioni Studentesche”.
Riferendosi anche ai fatti accaduti a Pisa lo scorso mese di febbraio, le associazioni sostengono che “a due anni dall’insediamento della presidente Meloni e del ministro Valditara la scuola è sempre più repressiva verso il dissenso e sempre più simile ad un’azienda”.
Per questi motivi, spiegano, tanti giovani scenderanno “in piazza il 15 novembre” e lo faranno “per portare all’attenzione della politica e del paese tutto, le richieste degli studenti. Ribadiamo che l’istruzione non si merita, è un diritto di base che rivendichiamo con forza”.
I giovani delle associazioni studentesche tengono infine e dire che “dalle assemblee nelle scuole e nelle città” hanno “costruito una proposta di cambiamento dal basso per il nostro paese e il 15 novembre saremo nelle piazze di tutta Italia per gridare che abbiamo diritto a luoghi della formazione migliori e ad un futuro dignitoso e stabile: abbattiamo la scuola del merito, riprendiamoci i nostri diritti!”, concludono i giovani in rotta di collisione con le attuali politiche scolastiche.