Giudizi sintetici nella primaria. Corsa contro il tempo per applicarli nel 1° quadrimestre

da Tuttoscuola

Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati della riforma del voto in condotta e della valutazione alla Primaria, avvenuta la scorsa settimana, l’attenzione si volge ora ai tempi e alle modalità di attuazione. Da quando saranno effettivamente applicate queste novità? Vediamo, partendo dai giudizi sintetici nella primaria.

A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito”.

A distanza di quattro anni ritornano, dunque, i giudizi sintetici (ottimo, distinto, buono, sufficiente e insufficiente) nella scuola primaria, in sostituzione dei giudizi descrittivi introdotti dalla legge n. 41 del 6 giugno 2020 e regolati successivamente dall’ordinanza ministeriale n. 172 del 4 dicembre 2020 che ne aveva consentito l’applicazione effettiva già nel primo quadrimestre del 2020-21.

In quell’occasione, tra entrata in vigore della legge ed emanazione dell’ordinanza trascorsero oltre sei mesi, un tempo utile, comunque, per consentirne l’applicazione senza rinvii, anche se la novità dei quattro livelli di giudizio descrittivo (avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione) aveva creato una certa difficoltà tra gli insegnanti.

Difficoltà che, invece, non dovrebbe esserci questa volta con i giudizi sintetici che hanno indubbiamente una applicazione semplificata e probabilmente non richiederanno, come era successo invece per i giudizi descrittivi, né la previa costituzione di un Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte tecniche, né la predisposizione di apposite Linee guida.

Dovrebbe, pertanto, bastare l’emanazione di un’apposita ordinanza da sottoporre soltanto al parere del nuovo CSPI presieduto da Damiano Previtali.

Poiché probabilmente la nuova legge entrerà in vigore circa a metà ottobre, dovrebbe esserci tempo per predisporre ed emanare l’ordinanza, che, comunque, dovrà essere pubblicata al massimo entro i primi di gennaio 2025 per essere operativa per la prima valutazione intermedia attesa per febbraio 2025, e consentire alle scuole di approntare tempestivamente il nuovo documento di valutazione mediante il registro elettronico, utilizzando eventualmente uno specifico software predisposto dalle case produttrici specializzate.

Se questa tempistica non si concluderà per tempo, la nuova valutazione con giudizi sintetici slitterà all’anno scolastico 2025-26.

Non è facile capire quanto sia gradito per i docenti il ritorno al giudizio sintetico. Probabilmente ci sono posizioni differenziate.Diffuso però sembra lo sconcerto (e la rassegnazione) per l’ennesimo cambiamento che richiede in breve tempo un’altra riconversione formativa che annulla i recentissimi corsi specifici di aggiornamento sulla valutazione.