Giornata mondiale per la salute mentale
UNICEF: Nel mondo 1 adolescente su 7 soffre di disturbi mentali
- Nell’Unione Europea in totale, circa 5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine fino a 19 anni soffrono di disturbi mentali; Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani fra i 15 e i 19 anni nell’Unione Europea. I ragazzi hanno maggiori probabilità di morire per suicidio rispetto alle ragazze.
- L’UNICEF Italia dedica la giornata al tema dell’Eco Ansia e lancia un video con alcune testimonianze e il libro illustrato “Il racconto di Timmy”.
- L’UNICEF sarà presente a Roma al Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee, dal 10 al 13 ottobre, con alcuni appuntamenti sul tema della salute mentale.
09 ottobre 2024 – In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (domani 10 ottobre) l’UNICEF ricorda che nel mondo 1 adolescente su 7 soffre di disturbi mentali. Circa la metà (48%) di tutti i problemi di salute mentale a livello globale si manifesta entro i 18 anni, eppure molti casi rimangono non individuati e non trattati.
Alcuni dati:
- Secondo un recente rapporto dell’UNICEF “Child and adolescent mental health – The State of Children in the European Union 2024”, circa 11,2 milioni di bambini e giovani entro i 19 anni (5,9 milioni di maschi e 5,3 milioni di femmine) nell’Unione Europea (ovvero il 13%) soffrono di un problema di salute mentale. Tra le persone di età compresa tra i 15 e i 19 anni, circa l’8% soffre di ansia e il 4% di depressione.
- Il suicidio è la seconda causa di morte (dopo gli incidenti stradali) tra i giovani fra i 15 e i 19 anni nell’Unione Europea. Nel 2020, circa 931 giovani sono morti per suicidio nell’UE, equivalenti alla perdita di circa 18 vite a settimana. Circa il 70% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni nell’UE che muoiono per suicidio sono maschi.
- In Italia, tra i giovani tra i 15 e i 19 anni che hanno perso la vita intenzionalmente tra il 2011 e il 2020 il 43% erano ragazzi e circa il 36% ragazze.
L’UNICEF Italia dedica quest’anno la giornata del 10 ottobre proprio al tema dell’eco-ansia o ansia climatica – termini con cui si intende l’ansia o la preoccupazione per le minacce ecologiche che il nostro pianeta sta subendo. Secondo dati ISTAT in Italia il 70,3% dei giovani tra i 14 e i 19 anni si dice preoccupato per i cambiamenti climatici. Gli under18 sperimentano quotidianamente gli effetti dei cambiamenti climatici sulle loro vite e questo sta avendo un impatto sulla loro salute mentale. L’UNICEF mette in evidenza come siano necessarie nuove ricerche e studi per produrre dati di qualità su come il clima ha un impatto sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti, affinché possano essere articolate misure di prevenzione e protezione solide, eque ed inclusive.
Per sensibilizzare sul tema l’UNICEF Italia e l’Agenzia Creativa BONFIRE*, con il supporto di Greencome, hanno raccolto in un video una serie di testimonianze di giovani che hanno vissuto episodi di eco-ansia. I loro racconti sono letti su un palco da persone adulte, che a partire dalla loro esperienza di genitori riflettono su queste nuove paure della Generazione Z. Maria Beatrice Alonzi, divulgatrice e scrittrice esperta di analisi comportamentale e comunicazione non verbale, aiuta a riflettere sulle considerazioni ed emozioni emerse per capire come poter riconoscere e affrontare l’ansia dei più giovani. È possibile vedere il video riassuntivo da 1 minuto qui: https://www.youtube.com/watch?v=LaiJXNFfKdg
Libro illustrato “Il sogno di Timmy”: frutto dell’ingegno di un gruppo di studentesse e studenti del corso di Psicologia Ambientale e della Sostenibilità, del Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Roma Tre, il messaggio che emerge è che ogni azione, anche la più piccola, può avere un impatto significativo sul nostro pianeta. Curato da Lorenza Tiberio, psicologa clinica e ricercatrice a Roma Tre, il libro è illustrato da Cococchi. È possibile accedere alla pubblicazione qui: https://www.unicef.it/pubblicazioni/il-sogno-di-timmy/
L’UNICEF sarà inoltre presente al Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee, in calendario dal 10 al 13 ottobre presso Città dell’Altra Economia a Roma, con alcuni appuntamenti:
- il 10 dalle 14,30 alle 16,30, con un confronto tra gli attori che fanno parte della comunità di pratiche attivata sui servizi di supporto psicosociale e salute mentale per giovani migranti e rifugiati in Italia. Nel corso della tavola rotonda sarà presentata la documentazione “Oltre l’accoglienza. Raccomandazioni della Comunità di pratiche per la tutela della salute mentale e del benessere psicosociale di giovani migranti e rifugiati/e”. Spazio anche alla partecipazione dei giovani. Saranno presenti all’incontro anche ragazze e ragazzi dello Youth Sounding Board, il laboratorio di idee e soluzioni dell’UNICEF nato per rispondere al bisogno di confronto sui temi di salute mentale tra adolescenti e giovani migranti e rifugiati, che presenteranno il Vademecum youth-friendly “Ciao, Come stai?”. Modererà l’incontro la giornalista Angela Gennaro.
- Secondo appuntamento il 12 ottobre, con un’altra tavola rotonda in cui sarà condivisa la documentazione “Here4U – Salute Mentale e Supporto Psicosociale a Distanza per Giovani Persone Rifugiate e Migranti” e aperto il dibattito con le principali organizzazioni del panorama nazionale che offrono servizi di salute mentale e di supporto psicosociale a distanza; In parallelo un ultimo incontro pensato per i giovani, che coinvolgerà circa 100 studenti e ragazze/i dalle strutture d’accoglienza. Ospite d’eccezione, il content creator Sonny Olumati.
*Bonfire
Bonfire è un’agenzia narrativa specializzata nell’ideazione, nella scrittura e nella produzione di contenuti audiovisivi che raccontino storie, di brand e di persone, e generino un impatto positivo sul mondo. In questo modo lavora al fianco di realtà profit e non profit che vogliano raccontare in modo autentico e responsabile i propri valori e la propria azione.
“Quattro righe” è un format originale Bonfire che ha l’obiettivo di rompere tabù, stigmi e pregiudizi attraverso il racconto e il confronto libero e sincero. Sul palco di un teatro vuoto, un gruppo di persone condivide esperienze personali legate a temi particolari, leggendo testimonianze di altre e poi condividendo le proprie riflessioni e opinioni.