Università, test anticipati a luglio

da La Stampa

Università, test anticipati a luglio

In rete la protesta degli studenti: “Sono troppo vicini alla maturità”
roma

Una fine legislatura di bisticci tra Profumo e gli studenti. Dopo i contrasti sul decreto per il diritto allo studio, ora a surriscaldare il clima è la decisione del ministro di anticipare di un mese e mezzo le date dei test di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso. Anziché a settembre, come da tradizione, le prove per essere ammessi a Medicina e Odontoiatria si svolgeranno il 23 luglio (quelle per i corsi in inglese, che il ministro spera possano essere avviati anche in altre facoltà, il 15 aprile). E a seguire, tutte le altre (Veterinaria il 24 luglio, Architettura il 25 luglio e soltanto le Professioni sanitarie il 4 settembre). Non solo. Nell’anno accademico 2014-2015 i test verranno ulteriormente anticipati, ad aprile.

 

La novità non è piaciuta affatto agli studenti che non esitano a definirla «scandalosa» e a dichiararsi «sconvolti». Profumo ha spiegato che «l’anticipo è stato deciso per venire incontro alle esigenze dei ragazzi». Ma le associazioni studentesche promettono battaglia: «siamo pronti a mobilitarci con ogni mezzo perché il calendario venga rivisto e le date posticipate» minacciano Unione degli universitari e Rete degli studenti.

«Stabilire i test di ammissione a luglio è – sostiene il coordinatore dell’Udu, Michele Orezzi – un ulteriore ostacolo all’accesso all’università. Non solo gli studenti dovranno prepararsi a sostenere un test d’ingresso su materie che possibilmente non hanno mai nemmeno studiato, inoltre avranno pochissimo tempo a disposizione per farlo in quanto saranno impegnati, almeno fino alla prima metà di luglio, a sostenere gli esami di maturità. È un altro palese attacco al diritto allo studio». «Non comprendiamo – afferma la Rete della conoscenza – come si possa anticipare di un mese la data dei test di medicina. Ci domandiamo come potranno prepararsi gli studenti che in molti casi hanno terminato le prove di maturità da una settimana. C’è quindi il rischio che migliaia di studenti non possano partecipare al test o non riescano a prepararsi in tempo».

 

Il ministero difende però le sue scelte sottolineando innanzitutto che i test sono attitudinali e relativi per lo più a quello che si è appreso fino a quel momento. Calendarizzare ad aprile il test per i corsi di Medicina in lingua inglese consente – spiegano a viale Trastevere – di essere competitivi a livello internazionale, permettendo agli studenti stranieri di partecipare in numero e qualità superiore. Il periodo è, infatti, analogo a quello solitamente scelto dagli altri Paesi per programmare i test di ammissione nei propri atenei. E pure per quanto riguarda le altre prove, l’anticipo a luglio è il segnale di una maggiore attenzione alle esigenze dei ragazzi: consente un avvio più regolare dell’anno accademico, anche alla luce dello scorrimento delle graduatorie; permette agli studenti che non passano la selezione di poter scegliere con attenzione un eventuale altro corso di studi non a numero chiuso e a chi supera i test una migliore organizzazione logistica in caso di spostamento in una città diversa dalla propria (alloggio, trasporti ecc…). Da viale Trastevere si fa notare pure che in questo modo si allinea l’anticipo della prova per il 2013-2014 all’entrata in vigore della cosiddetta «norma Fioroni», in stand by da anni, che prevede la valorizzazione dei risultati scolastici ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato attraverso l’attribuzione di 10 punti su 100 alla qualità del percorso scolastico (una parte dei 10 punti sarà attribuita in relazione al voto di diploma).

 

In sintonia con viale Trastevere gli studenti dell’Udc: «questa anticipazione evita anche l’assurda situazione che si verifica a ogni inizio di anno accademico quando, a lezioni avviate, vi sono studenti che rientrano nei corsi attraverso lo scorrimento delle graduatorie». Ma quattro studenti su cinque, secondo un sondaggio `a caldo´ svolto da Skuola.net, sono comunque contrari.