da La Tecnica della Scuola
Di Redazione
Oggi, 7 maggio, si sono riuniti ARAN e sindacati per proseguire la trattativa per il rinnovo del CCNL 2022/24 del comparto “Istruzione e ricerca”. L’ARAN ha presentato alcune proposte – molto parziali- di modifica della parte relativa alle relazioni sindacali e di integrazione della disciplina del lavoro a distanza così come definite nel CCNL 2019/21. Lo riporta il sindacato Flc Cgil.
La trattativa prosegue il 28 maggio.
Le richieste di Flc Cgil
La FLC CGIL nel proprio intervento ha evidenziato l’esigenza di un cambiamento più profondo del capitolo relativo alle relazioni sindacali al fine di potenziarne la funzione, sia per quanto riguarda la parte comune del comparto che nelle parti specifiche di settore (scuola, università, ricerca, AFAM). In particolare sarebbe opportuno che diverse materie attualmente oggetto di confronto sindacale siano trasferite più propriamente tra quelle oggetto di contrattazione. Inoltre, alla luce dell’esperienza applicativa del CCNL 2019/21, si ritiene necessario precisare alcune clausole relative alle relazioni sindacali al fine di renderne maggiormente chiara l’applicazione (ad esempio, in materia di informazione sull’utilizzo delle risorse o di contrattazione dei compensi). È altresi importante individuare per rendere certi e stringenti i tempi di esigibilità degli istituti contrattuali.
Rispetto al lavoro a distanza, pur apprezzando la proposta dell’ARAN di estendere i giorni di attività resa in questa modalità dai lavoratori in particolare condizioni di salute o che assistano familiari con disabilità è stata evidenziata la necessità che questo istituto sia reso maggiormente accessibile a tutto il personale. Per quel che riguarda il lavoro agile va anche esplicitata la possibilità di fruizione del buono pasto.
La FLC CGIL si è riservata di presentare per iscritto puntuali proposte modificative del testo predisposto dall’ARAN.
In conclusione la FLC CGIL ha ribadito la richiesta che vengano erogate al personale del settore ricerca le risorse relative al CCNL 2019-2021 non ancora distribuite.
Aumenti stipendio docenti, le previsioni
Il rinnovo contrattuale riguarda poco meno di un milione e 300mila dipendenti. Si prevedono aumenti pari al 6% circa rispetto agli stipendi attualmente in godimento anche se bisogna considerare che una fetta importante dell’incremento è già stata erogata sotto forma di indennità di vacanza contrattuale.
La strada verso la firma sembra in ascesa: al tavolo si tratteranno dei temi normativi sui quali alcuni sindacati rappresentativi si dicono già da oggi di vedute diverse se non contrapposte: parliamo di argomenti come i nuovi profili professionali Ata, il welfare professionale da introdurre per via contrattuale, la mobilità del personale (su cui pesa tantissimo il vincolo legislativo per i neo-assunti), il middle management.
Come abbiamo scritto, per il 27 febbraio l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) ha convocato le organizzazioni sindacali per l’apertura delle trattative relative al CCNL del comparto scuola, università e ricerca per il triennio 2022-2024.
In questo scenario i sindacati con meno consensi, come Gilda e Anief, potrebbero paradossalmente diventare l’ago della bilancia. Potrebbe dipendere da loro, in sostanza, se quasi un milione e 300 mila dipendenti avranno o meno entro qualche mese un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro.