Il 17 marzo si celebra la Giornata dell’Unità nazionale

da Tecnica della Scuola

Il 17 marzo si celebra la Giornata dell’Unità nazionale
di A.G.
La festa civile, introdotta nel novembre scorso attraverso la Legge n. 222, vuole ricordare l’importanza del giorno di 152 anni fa in cui fu proclamato il Regno d’Italia. Nato per infondere valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica, l’evento trova nella Scuola il luogo dove potersi meglio esprimere. La nota del Miur.
Il 17 marzo si celebra la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”: la festa civile, introdotta nel novembre scorso attraverso la Legge n. 222, vuole ricordare l’importanza del giorno di 152 anni fa in cui fu proclamato il Regno d’Italia.
Nato per infondere valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica, l’evento trova nella Scuola il luogo dove potersi meglio esprimere. Nei giorni scorsi, infatti, il ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che nei giorni a cavallo della giornata dell’Unità Nazionale sono previsti nelle scuole di ogni ordine e grado – a partire dall’anno scolastico in corso – “dall’art. 1, percorsi didattici, momenti di riflessione, iniziative e incontri celebrativi. Iniziative che hanno il fine di far conoscere gli eventi e il significato del Risorgimento, nonché di meditare sulle vicende che hanno condotto all’Unità nazionale, alla scelta dell’Inno di Mameli e della bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione, anche alla luce della storia europea. Il comma 2 prevede l’insegnamento dell’Inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali.
La scuola infatti è più di ogni altra istituzione il luogo deputato al consolidamento di radici e principi comuni per la formazione e l’evoluzione dell’unità nazionale”.
Inoltre, il ministro Profumo ha invitato tutte le quasi 10mila scuole italiane “ad organizzare giornate di studio, dibattiti e convegni scientifici. Ma anche occasioni ricreative, aperte alla partecipazione delle famiglie e con l’ambizione di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. Tutto questo nel pieno rispetto dell’autonomia didattica e in collaborazione con Enti locali, Associazioni territoriali e Consulte provinciali degli studenti”.
Sempre le scuole sono state inoltre invitate a inviare (alla casella di posta: celebrazioni.17marzo@istruzione.it ) gli eventuali materiali didattici prodotti anche per la ricorrenza del 17 marzo per consentire una condivisione delle esperienze e delle opportunità educative vissute. I materiali saranno pubblicati nella costituita sezione web del portale del ministero dell’Istruzione. “Un archivio virtuale – spiegano dal Miur – in cui conservare la memoria di questa grande emozione comune, per mantenere vivo lo spirito condiviso dell’identità nazionale”.
Tra i non troppo numerosi interventi per ricordare l’importanza della ricorrenza, segnaliamo quello dell’Anief, l’associazione sindacale degli educatori in formazione che in questi giorni ha organizzato una serie di dibattiti, convegni e seminari sulla legislazione scolastica e sul rispetto delle leggi, ad iniziare dalla nostra Costituzione. “Bisogna far capire ai nostri studenti – ha scritto Marcello Pacifico, presidente dell’Anief – come si compone l’architettura istituzionale del nostro Paese, passaggio centrale per comprendere l’importanza dell’identità nazionale e della matrice comune europea. Partendo dalla visione del lavoro come dovere civico di ogni cittadino, non come un’opportunità. Un lavoro che va interpretato come una risorsa per il progresso sociale, civile ed economico della nazione. E non di certo come mero arricchimento personale”.
L’Anief ha inoltre sottolineato come la giornata dell’Unità Nazionale “debba essere considerata anche in un’importante opportunità per l’Italia di migliorare la sua integrazione con l’Europa: nei giorni in cui si sta insediando il nuovo Parlamento, occorre ricordare a tutto coloro che lo andranno ad occupare per la prossima legislatura che un articolo della Costituzione impone ai nostri decisori politici di tenere sempre conto, nell’emanare le leggi, delle norme presenti nel trattato di funzionamento della Comunità Europea e delle direttive comunitarie”.