Libri digitali in Europa: una ricerca dell’Unità italiana di Eurydice

da tuttoscuola.com

Libri digitali in Europa: una ricerca dell’Unità italiana di Eurydice 

La decisione del ministro Profumo di rendere progressivamente obbligatoria a partire dal 2014-2015 l’adozione di libri di testo in formato digitale o misto si differenzia, ma solo fino a un certo punto, delle esperienze realizzate in proposito a livello europeo.

Una ricerca sui libri di testo realizzata dall’Unità Italiana di Eurydice, commissionata dallo stesso Ministero dell’Istruzione e conclusa nell’ottobre 2012, consultabile online sul sito dell’Indire, mostra infatti che in nessun Paese europeo esiste un obbligo per le scuole di adottare testi in formato digitale, salvo che nel caso di una sperimentazione sull’uso del tablet recentemente avviata in Svezia in una scuola della municipalità di Stoccolma nei primi due anni di scuola primaria.

L’adozione di libri di testo, ma non in formato digitale, è obbligatoria solo in Grecia, Cipro e Malta. Negli altri Paesi la scelta dei libri e del loro formato è rimessa alla valutazione degli insegnanti o degli istituti, che possono anche decidere di avvalersi di materiali alternativi ai testi, sia cartacei che online.

In generale l’uso dei testi digitali è dappertutto in crescita, ma non esistono vincoli formali sulle scelte dei docenti. D’altra parte nemmeno la soluzione varata in Italia comporta tale obbligo: i docenti saranno liberi di scegliere testi in formato misto, ma anche di optare, avvalendosi delle norme sull’autonomia didattica e organizzativa, per altri strumenti e sussidi didattici, come succede nel resto d’Europa, con l’eccezione dei tre Paesi mediterranei sopra citati, ai quali quindi non è corretto assimilare l’Italia.