On. ministro Maria Chiara Carozza, non dimentichi d’essere donna di scienza

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On. ministro Maria Chiara Carozza, non dimentichi d’essere donna di scienza

di Enrico Maranzana

La formazione scientifica del nuovo ministro dell’istruzione dovrebbe favorire la percezione e la rimozione  di uno dei “bug” che sbarra all’istituzione la via al successo: un lessico specifico disarmonico rispetto al sistema di regole in cui la scuola è immersa.

L’indeterminatezza terminologica è l’infezione che ha snaturato, sterilizzandoli, i  decreti delegati del 74, la qualità, l’autonomia delle istituzioni scolastiche ….

Emblematico e inquietante il fatto che i nuovi regolamenti di riordino del 2010 degli istituti tecnici e professionali presentino un glossario che, dichiaratamente, è frutto della trascrizione delle raccomandazioni del parlamento europeo; un dizionario che, per la specificità dei problemi comunitari, diverge da quello che si sarebbe ottenuto se i testi legislativi ne fossero stati l’architrave.

 

Si propone una piattaforma per  la ricerca di un lessico condiviso.

 

ABILITA’

L’art. 2 della legge 53/2003 stabilisce: le capacità e le competenze, generali e specifiche,  sono la finalità del sistema educativo. Esse sono da approssimare “per mezzo di conoscenze e abilità”.

Le capacità sono processi che evolvono passando da uno stato allo stato successivo.

Uno stato rappresenta un’abilità se lo si ritiene elementare e non è ulteriormente scomposto.

Eccone alcune: far di conto,  usare la tastiera del PC, usare il vocabolario, misurare, utilizzare regole ..

 

APPRENDIMENTO

 

Il comma 1a dell’art. 2 della legge 53/2003 recita: ”E’ promosso l’apprendimento in tutto l’arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea”.

Riformulato: il sistema educativo è orientato all’apprendimento di tutti, apprendimento che consiste nello sviluppo sia delle capacità personali, sia delle corrispondenti competenze, comportamenti da determinare in funzione dell’ambiente di riferimento.

Le conoscenze e le abilità sono “lo strumento e l’occasione” per conseguire la finalità del sistema educativo.

L’apprendimento  si sostanzia di comportamenti, comportamenti esibiti quando un compito è affrontato con successo.

Corollario: l’apprendimento non può essere insegnato: si acquisisce con l’esercizio!

CFR in rete “Percorso didattico sui numeri naturali e sistemi di numerazione”

 

AUTONOMIA

Il comma 2 dell’art. 1 del DPR 295/99 recita “ l’autonomia si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti..”

Una scuola è autonoma se concepisce, sviluppa e monitorizza percorsi d’apprendimento

  • formativi, in quanto correlati al contesto socio-economico-culturale;
  • educativi,  in quanto promuovono le capacità sottese alle istanze formative,
  • dell’istruzione, in quanto unitari e coordinati.

 

CFR in rete: “Autonomia, organizzazione, qualità: un trinomio inscindibile”

 

CAPACITA’

Sono:

  • la stella polare del servizio scolastico [legge 53/2003];
  • entità astratte;
  • processi;
  • visibili in quanto si manifestano attraverso le competenze;
  • il punto di convergenza di tutti gli insegnamenti;
  • la sostanza della “Programmazione dell’azione educativa” [TU 297/94]
  • l’oggetto del monitoraggio del Collegio dei docenti [TU 297/94 art. 7 comma 2 lettera d)];

da stimolare e promuovere “attraverso conoscenze e abilità

[lettera a) comma 1 art. 2 – legge 53/2003];

di intensità variabile in funzione della dimensione del compito

affrontato.

La formulazione di ipotesi

  • di lungo periodo per la loro promozione è l’oggetto del mandato conferito al Collegio dei docenti [“Cura la programmazione dell’azione educativa” – TU 297/94];
  • di medio periodo per la loro promozione è lo spazio vitale del Consiglio di classe [coordinamento didattico – TU 297/94].

Eccone alcune: analizzare, applicare, argomentare/giustificare, comunicare, comprendere, decidere-scegliere, generalizzare, interpretare, memorizzare, modellare, progettare, relativizzare, riconoscere, ristrutturare, sintetizzare, sistematizzare, trasferire, valutare …

CFR in rete “Un approccio scientifico alla riforma della scuola”

COMPETENZA

Le competenze sono :

  • i comportamenti che si esibiscono quando si affronta e si risolve un compito;
  • la sostanza dell’apprendimento;
  • generali se derivano dall’intreccio di capacità e di conoscenza;
  • specifiche se derivano dall’intreccio di abilità e di conoscenza.

Le competenze rendono visibili le capacità.

Corollario: le competenze non possono essere insegnato: si acquisiscono con l’esercizio!

CFR in rete: “Competenze: poche idee, ben confuse”

 

CONOSCENZA

E’ superata la tradizionale concezione che faceva coincidere la conoscenza con quanto depositato nei sacri testi.

La vorticosa dinamicità del sapere e il suo evolversi per ristrutturazioni conducono alla valorizzazione dell’aspetto dinamico delle discipline.

La nuova immagine  incasella gli argomenti disciplinari come fase conclusiva di un processo che inizia con la percezione e la definizione del problema a cui fa seguito l’applicazione dei metodi propri della disciplina.

In questa direzione muove la raccomandazione contenuta nel profilo professionale dello studente liceale del 2010 che indica come fondamentali e imprescindibili:

  • lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
  • la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari.

CFR in rete: “La professionalità dei docenti: un campo inesplorato”

 

EDUCAZIONE

Il TU 297/94 conferisce al Consiglio di Istituto il mandato di deliberare i “criteri generali della programmazione educativa” e al Collegio dei docenti attribuisce la responsabilità di “programmare l’azione educativa”.

Il DPR 295/99 stabilisce che Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola .. definiti dal consiglio di circolo o d’istituto”.

Ne discende che al Consiglio di Istituto sono assegnati i compiti di

  • disegnare il sistema organizzativo e il sistema informativo,
  • indicare le competenze generali, finalità del servizio scolastico;

al Collegio dei Docenti la responsabilità di

  • enucleare dalle competenze generali le corrispondenti capacità;
  • ipotizzare e monitorare i processi d’apprendimento [lettera d) comma 2 art. 7 – TU 297/94].

CFR in rete “Coraggio! Organizziamo le scuole”

                     “Quale voto MERITA il lavoro del ministro Profumo?”

 

FORMAZIONE

Il verbo formare è da contestualizzare: l’umanità non possiede un “modello dell’uomo” condiviso.

La responsabilità di definire [per elencazione] la sostanza della formazione è attribuita al Consiglio di Istituto che “Elaborando e adottando gli indirizzi generali” [TU 297/94] precisa la finalità curricolare in termini di competenze generali.

La formazione specifica (disciplinare) è da armonizzare con quella generale, collegialmente individuata.

 

INSEGNAMENTO

E’ la fase operativa del servizio scolastico: il docente progetta e gestisce in classe “occasioni d’apprendimento” per trasmettere una corretta immagine della propria disciplina e per sollecitare comportamenti funzionali alla promozione delle capacità che ha collegialmente individuato.

CFR in rete: “Libertà di insegnamento, ovvero, i bamboccioni”

ISTRUZIONE

La sequenza formazione .. educazione .. istruzione .. insegnamento scompone  le problematiche scolastiche, raffinando.

L’istruzione è la fase in cui tutti i docenti che interagiscono con uno studente  concordano le strategie d’intervento.

L’istruzione è responsabilità del Consiglio di classe che “realizza il coordinamento didattico e i rapporti interdisciplinari” [TU 2997/94]

LABORATORIO

E’  una  modalità  didattica,  di problem-solving,   ascendente, di

promozione di competenze, indipendente dall’ambiente in cui si pratica.

I regolamenti di riordino dei licei del 2010 sollecitano il suo “uso

costante per l’insegnamento delle discipline scientifiche”.

I regolamenti di riordino degli istituti tecnici   del 2010 insistono su

l’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi.. Tali metodologie richiedono un sistematico  ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti”…

 

CFR in rete “Lab. di matematica: Pitagora”

“Laboratorio di matematica: Archimede”

PROGETTAZIONE

L’esplicitazione dei risultati attesi è il primo stadio dell’attività progettuale. Implica la soluzione di un’importante questione: quale ordine gerarchico lega i tre caratteri del sistema educativo di istruzione e di formazione?

  • La sequenza educativo-istruzione-formazione è tipica delle attività etiche, mirate a plasmare i giovani rispetto al modello d’uomo a cui si ispirano. L’insegnamento impartito nei seminari è funzionale a tale visione.
  • Il concatenamento istruzione-formazione-educazione, che ben si intaglia in situazioni statiche, conduce alla professionalizzazione, all’addestramento. L’insegnamento universitario risponde a tali esigenze.
  • La progressione formazione-educazione-istruzione poggia sul presupposto che l’individuo trovi la sua identità all’interno della società di cui è parte: l’insegnamento non ha più nel libro di testo il proprio riferimento: la conoscenza è strumentale rispetto alla promozione di capacità e di competenze, i nuovi traguardi dell’istituzione scolastica.

Il legislatore ha optato per l’ultima concatenazione.

Il conseguimento degli obiettivi programmati presuppone:

  • Il reperimento dei dati disponibili e dei dati necessari;
  • La formulazione di ipotesi;
  • L’individuazione di strategie;
  • L’applicazione e il conseguimento di risultati;
  • La gestione dell’errore,  il feed-back;
  • La comunicazione dei risultati.

CFR in rete: “Insegnare matematica dopo il riordino”

“Valutare la democraticità d’una scuola”

RIVOLUZIONE DIGITALE

Le scelte ministeriali degli ultimi anni si sono mosse a livello di superficie, limitandosi agli aspetti strumentali. Le questioni culturali sono state delegate alle singole scuole che dovrebbero capitalizzare un pensiero di Giovanni Lariccia: “Capire l’informatica in forma concettualmente autonoma dai calcolatori non solo significa capire in modo più generale quello che potenzialmente qualsiasi calcolatore può fare, ma anche concepire modi di agire economici e razionali anche in ‘mondi possibili’ privi di calcolatori”.

Un approccio alle nuove tecnologie che condurrà a un orientamento didattico centrato sugli aspetti tecnico-operativi, non sulla progettualità che ruota intorno ai concetti di SISTEMA, MODELLO, PROCESSO.

 

CFR in rete: “Le olimpiadi di problem solving”

 

SISTEMA

La legge 53/2003 ha sostituito il termine “scuola” con “SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE” per cui il servizio scolastico possiede i caratteri della

  • Finalizzazione;
  • Unitarietà;
  • Coordinamento;
  • Feed-back;
  • Immersione nell’ambiente;
  • Complessità: l’adozione delle corrispondenti metodologie d’abbattimento.

 

CFR in rete “Coraggio! Organizziamo le scuole”