1974: Monza

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“”” 1974: Monza …e i miei 19 anni del primo anno di funzione docente “statuale” “”” –
di Gianfranco Purpi
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…L’ennesimo Gran Premio di Monza … è finito in quel sublime bagno di folla
che inonda quelle ubertose betulle del Parco (…pista compresa)!
…Come sempre,come allora,come sovente nella mia memoria…quei ragazzi
scivolavano via verso i viali … come se quel cavallino rampante li avesse fatti volare a tutti
quanti su per quel cielo celeste chiaro,…fin sopra,addirittura,…”la Madunina”…
…Erano tutti animosi e pieni di voglia di vitalità…
…Fra loro…so che c’erano sicuramente alcuni dei miei alunni di quel 74′
magico da ricordarsi e…straordinario allorché si era vissuto…
…Li ho visti,…però,…magari (oltreché con le lenti ottiche della telecamera…) con
un pizzico di fantasia,come allora!
…Li ho visti belli,puliti,con quelle camicine sempre stirate e con quella grande
voglia di giocare a pallone da mani a sera…proprio in quei prati attigui al
Parco…
…Li ho visti…così (e…mi son voluto illudere,ad un certo punto di questo
pomeriggio uggioso zafferanese,…che c’erano,lì,proprio tutti;…e non solo quegli “alcuni” di
cui dicevo…)!
…Li ho sentiti,per un attimo, tutti sorridenti e frementi di purezza infantile e di forte
tensione per la giustìzia sociale…
…Come quando si andava,nella ricreazione,a tirare quei quattro calci al pallone in palestra
o nel cortiletto interno alla scuola;…o come quando,di pomeriggio,in quelle giornate di
primavera molto precoce…si facevano vere e proprie partite a tutto campo proprio in quei
prati solcati dall’assordante rombo dei motori che promanava dall’autodromo monzese!
…Li ho immaginati tutti sani,realizzati,e…vicino ai traguardi della vita che allora si erano
sognati (…oltreché…”insegnati”!) “assieme” .(…che si erano “scoperti” come “scuola” e
come “vita”…”assieme”!)…
…Li ho sentiti gridare,e correre,ed abbracciarmi,e sventolare fazzoletti, ed
aitare braccia tese a più non posso… come quell’ultimo giorno di scuola
(o…come in qualsiasi giorno che precedeva vacanze d’ogni genere! ),…quando li salutavo
con la mia persona divisa a metà (…per prendere un treno di nome
“sole”…)!
…Come quando io (…con la mente che già…vedeva il capostazione alzare la
paletta verde di quel treno del binario 8) … pregustavo con la fantasia quella
frenata stridente dei vagoni … poco dopo essere usciti dall’ultima galleria delta
Rocca di Cefalù !
…E come quando il cuore,allo stesso tempo,… mi voleva far restare appiccicato in quel
Viale Fulvio Testi (…senza mai farmi arrivare dove la bellezza dei paesaggi avrebbe,di lì a
qualche anno,offuscato la sempre fragile lucidità di tutti i ragazzi “picchiati” dalle corde di
Edipo!)…
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…Così…ho rivisto anche me,lì,…sotto quel bandierone con il cavallino rampante giallo
giallo,in quel brusìo di gente e di entusiasmo!
…Mi sono rivisto in quelle corse sfrenate di allenamento per l’approssimarsi
della stagione estiva del tennis;…mi sono riconosciuto con quella voglia di
uscire di fretta dall’autodromo per … girare freneticamente tutti i negozi della Galleria
(…magari chiedendo l’ennesima fotografia sotto la Madunina,assalito dai colombi dello
spiazzo…);…mi sono sentito come quando quella “500 L” pure gialla …si proiettava senza
pensarci un attimo verso i sentieri storici di quell’imponente castello sforzesco;…o come
quando,in men che non si dica,ci si trovava già lungo la discesa a picco che sembra farti
scivolare sulle onde sempre dorate del Lario più suggestivo (…alias,di quel lago di Como
che fece da culla alle mie prime vere amputazioni ombelicalì)…
…Con me ho rivisto,in questo delirio estetico, …”chì-mì-faceva-compagnia-allora” !
…Ho riprovato nel ricordo,per qualche secondo,…affetti intensi ed emozioni profonde…
…Ho risentito quell’ebbrezza incosciente di un batticuore non patologico…quando,poco
prima di sfrecciare via da casa,si sentiva una persona dall’altra parte del telefono che aveva
proprio bisogno di stare “assieme”!
…Ed,allora,non ho potuto non ricordarmi dei sogni,delle speranze,dei progetti,delle
ambizioni,delle chimere; … insomma di ogni proposito a due e senza riflusso nel Privato;
che … ci si diceva e si rappresentava nella propria mente ancora verde speranza
(…oltreché,con i linguaggi più penetranti…)!
…E quegli alberi erano di nuovo nella mia anima (…come li vedevo in televisione;e…come li
avevo “mangiato” allora… “dal-basso-in-alto” , quando facevano da “custodi” alle mie
prime “vere” senzazioni di ragazzo innamorato, prima di tutto,… della Vita!)…
…Ora ,in questo settembre del 98,…mi sto svegliando da questo sogno di poesia!
…E capisco bene che tra quei ragazzi,lì al parco,…non ci sarebbero potuti essere proprio
tutti (ineluttabilmente!)…quegli alunni miei , … dato che il Sistema (“prima” e “meglio” …
della scuola!) alcuni -quelli figli di un Dio Minore- li aveva bocciati e predestinati …forse
prima ancora di nascere (…o giù di lì …)!
…Per quanto mi riguarda…la mia persona di oggi (di questo “hic et nunc”!) …non era
nemmeno lontanamente ipotizzabile tra quelle (e come quelle…) che si facevano sfiorare da
quel bandierone con il cavallino giallo (…tra quelle o come quelle che … stringevano la
mano di una RAGAZZA INCANTEVOLE come se custodivano le chiavi del paradiso in
mano!)…
…La mia persona è, ADESSO, … in questo “qui” e “ora”!
…E’ in questo “giardino del Finzi Contini” …dove,però,dirò sempre che la vita è bella e
dolce fintantoché mi permetterà (…nonostante tutto!), di inghiottire a volte un cucchiaio
pieno di dolce nostalgia (di quella che ti sgorga maliarda anche se solo si intravedono
paesaggi e gente come le “figure” indelebili di quell’Autodromo magico … non solo per la
sua meravigliosa storia delle “corse” dì automobili!)…
…Di un autodromo magico anche per le “corse” (…certamente,più importanti dì quelle
della “formula uno”!) … che ha fatto intraprendere a tanti ragazzi come me o come i miei
“alunni”,… verso i traguardi della speranza e della felicità |
…A “piedi nudi”…ed a “mani pulite”…
…Anche se alcune di queste corse sono sempre finite o finiranno anche
nell’illusione (…dato che l’illudersi e lo sbagliare a vivere …li sono venuti o li
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verranno sempre a determinare,poi,…le “quinte essenze” del Potere;…que!le
“filtranti” di nascosto la psiche d’ogni età ed epoca storìca;…e,dunque,anche le
“soggettività” manipolate ignaramente da queste diaboliche,invisibili “microfìsiche”
,anche “familiari”… , mappe dell’annientamento Umano) !
…Come quando,sulla “terrazza del Palazzo Reale” che guarda il Duomo di Milano come
una grande spiona di segreti umani,…avevo consumato la più “patetìca-storia-di-addio”
della mia vita (…per non aver resistito alle Sirene di quel mar Tirreno azzurro e caldo
…che,da lì a poco,avrebbe cominciato a seppellire inesorabilmente la mia gran voglia di
remare sempre all’incontrarlo …e dì conoscermi per davvero…amando olisticamente!)…
…E,così, finisco questo mio sogno…con nelle orecchie,però…ancora nitide,…quelle “voci
bianche” degli alunni di tutta la Scuola … che gridavano …”””ciao
Professore!”””…qualche anno prima che Re Edipo,poi,avrebbe sentenziato l’ennesimo
olocausto della sua lunga stagione ultramillenaria di “ammazzafelicità”,…con un classico
copione da Buffalo Bill…
…”””A quel tempo…(infatti,anch’io)… ero un ragazzo che giocava a ramino e fischiavo alle
donne; …credulone e romantico,con due baffi da uomo;…(e)… se avessi potuto scegliere tra
la Vita e la Morte…avrei scelto …(senz’altro)… l’America! “”” … (1)
…E,per questo,mi ricorderò sempre di quella giacca della Rinascente…tutta bagnata di
lacrime cristalline ed agresti…che sgorgavano da una sublime creatura organica e bucolica
e…figlia adottiva del Lago di Como;,… come…figlia di quella “etnìa” che fu anche di
Virgilio (…per questo sentirò sempre appiccicate sulla mia guancia ormai ruvida di
tutto…quelle lacrime che erano senz’altro …”il-simbolo-della-verità-e-della-saggezza-divita”…
fattasi terribilmente donna! )…
…Si!…quelle lacrime virgiliane che mi volevano far insegnare a vivere cercando
(prima di pensare,parlare e giudicare!)…la prassi adatta a far propria la vita di se
stessi…con la saggezza delle formiche e la lucida intelligenza emotiva delle api regine!
…Si!…Qelle lacrime …che non potevano non essere …pure e magiche gocce di
amore … che io ebbi solo a saper asciugare con fazzoletti di cotone …che offrivano
e simboleggiavano soltanto le frenesie dell’egocentrismo di me Figlio Unico ,…e la mia
cecità verso chi per anni mi aveva irrimediabilmente “avvelenato” … da Strega
“freudiana” emblematica di amore possessivo e mammistico deteriore… (alias, mia
madre…)…
…Tant’é che pensavo anche…che,…in quesll’occasione e assolutamente da stolto della vita
“decondizionata”,… un “Addio” come quello lo avrei potuto
raccontare con le parole eclatanti della mondanità più stupida (…magari,pensando anche
che lo avrei potuto declamare … guardando tutte le cartoline di un Duomo che quel giorno
sapeva irrimediabilmente di “gotico” , …come di “gotico” arcano sapeva la mia crudezza
inconscia autodistruttiva e narcisistico/nichilistica…)!
…E quel Duomo,oggi,infatti,…è ancora lì,immobile,…senza ricordare più niente …di me e di
quella vendemmia di grappoli d’uva dolce dolce…e dilacrime che parevano davvero gocce
di Dolore che Dio manda in terra (…sia a me che le asciugavo ignaro e …sia a quell’Angelo
Mantovano che mi personalizzava d’amore assoluto anche il Risutin prima di fare
all’amore!)…
…Di quegli occhioni che mi invocavano di scegliere…l’America per davvero!
…Di me…che ora non ho più nemmeno le lacrime per piangere quando penso
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che ho firmato il Contratto come Buffalo Bill …con Edipo e …lo Stato dell’amministrazione
gerarchico/verticistica!
…Di me…che non riesco nemmeno a sorridere come quando si è giovani
almeno di spirito…prima che di corpo…
…E a te che mi stai leggendo…non racconterò mai cosa dissi alle stelle
tanti decenni fa …quando cantavo “””Atlantìde””” per l’ennesima
volta (…assieme a Francesco…ed alla mia chitarra acustica)!
…Come… “Pablo-a volte-vivo-solo-con-gli-occhi-asciutti-nelle-notti-tristi”…,
…Però…sempre come un cano sciolto (…almeno con l’anima…e senza la
Praxis! …E fintantoché lo si vorrà!)…
…Fintantoché… Dio lo vorrà!
…Fino a che lo potrò e dovrò…e amerò …dall’85…un altro amore “da adulto”…
…Fino a che … continuerò ad essere libero di pensare…”almeno”…quella
Storia che non ho mai “sventrato”…per “ricostruìrla” … meno “puttana” di
prima…e più verace!…

Nota (1): cfr : “Buffalo Bill”: testi e musica di Francesco De Gregori =