Va in archivio l’anno dei tagli “La sicurezza è l’emergenza”

da LaStampa.it

Va in archivio l’anno dei tagli “La sicurezza è l’emergenza”

 Oggi si ripeterà il rito del tuffo nelle fontane
 Scuole alle prese con bilanci ridotti, dispersione e difficoltà economiche delle famiglie
maria teresa martinengo

E da oggi liberi tutti, o quasi, i 240.000 studenti delle scuole torinesi. Lezioni finite, domani parte la stagione degli esami. Al traguardo, come alla partenza, si è arrivati in ordine sparso – alcuni istituti hanno finito ieri, altri sabato -, ma oggi è la chiusura da calendario regionale e il rito del bagno nelle fontane si ripeterà in piazza Castello, piazza Cln, al Valentino. Il centro, dopo la lectio brevis, sarà dei ragazzi.

 

La crisi

Allegria in piazza, un po’ meno nelle scuole, pensando all’anno trascorso e guardando al 2013/2014. I temi e i problemi li riassume Tommaso De Luca, presidente dell’Asapi, l’Associazione delle scuole autonome del Piemonte. «Torna in primo piano il tema della dispersione alle superiori – dice il preside dell’Avogadro -, che si dovrebbe contrastare con un piano di orientamento veramente efficace. Con meno soldi non si ricorre più alle lezioni private, che in passato un po’ aiutavano. E anche la scelta della scuola dettata dalla crisi non sempre dà i risultati sperati». Già, la crisi. «Non si sente solo con i tagli, ma anche con la frequente impossibilità delle famiglie a pagare quel “contributo volontario” fondamentale per mantenere i laboratori. Sono sempre più numerosi i casi di chi chiede di dilazionarne il pagamento».

 

I budget

Non basta. All’Avogadro, ma l’istituto di corso San Maurizio è solo un esempio, il budget di ore dello sportello psicologico si è esaurito in fretta. «Abbiamo dovuto prevedere ore in più. E per il primo anno – spiega De Luca – se ne sono serviti non solo i ragazzi ma anche i loro familiari». Un altro segnale riguarda i docenti. Le commissioni del concorsone faticano ad ultimare i lavori perché sta per iniziare l’esodo di chi entra nelle commissioni di Maturità. «Ci si aspetta meno rinunce di commissari: quel compenso diventa importante». Dal personale al generale. Un altro budget in crisi, com’è noto, è quello per l’edilizia scolastica. «Gli enti proprietari sono in condizioni tali per cui non è chiaro fino a quando potranno provvedere all’emergenza. Ma le scuole sono ai limiti della chiusura: se non è una palestra è un’intera ala. Per iniziare l’anno è indispensabile un piano e un crono-programma degli interventi».

 

I prossimi appuntamenti

Intanto, la vita della scuola procede. Già ieri sono stati pubblicati i primissimi esiti degli scrutini dei maturandi. Domani in molte scuole prendono il via gli esami di terza media. Lunedì 17 i 19.500 candidati sosterranno la prova comune Invalsi di italiano e matematica. A tutti loro Giuliana Pupazzoni, neo-direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha augurato di mantenere « calma e serenità, spontaneità ed entusiasmo, i punti di forza sui cui potete contare». Anche centinaia di adulti di origine straniera sosterranno l’esame di licenza.

 

Plico telematico

Nel frattempo, in vista della Maturità, l’Usr ha predisposto la «task force» regionale a supporto dei nuclei di supporto provinciali. «Abbiamo predisposto – spiega il dirigente Antonio Catania – un piano di interventi per risolvere gli eventuali problemi. Ma grandi problemi non dovrebbero sorgerne. Il plico telematico delle prove è ormai testato». «Martedì 18, poi – dice il provveditore Paola D’Alessandro – faremo la conferenza di servizio al Pininfarina con tutti i presidenti delle 477 commissioni della provincia di Torino».

 

I numeri della Maturità

Sono poco più di 15.000 – 13.988 delle scuole statali, 1120 nelle paritarie, 738 privatisti – gli studenti che da mercoledì 19 saranno alle prese con l’Esame di Stato. Visti nel dettaglio: 822 candidati provengono dal liceo classico, 2987 dallo scientifico, 438 dall’artistico. Ci sono poi i 3154 degli istituti che il ministero raggruppa alla voce «sperimentali». Altri gruppi forti sono i 2228 dell’Istituto professionale per il commercio, i 1538 dell’Istituto tecnico commerciale, i 1399 dell’Itis, i 629 dei professionali per l’industria e l’artigianato, i 521 dell’Istituto tecnico per geometri. E 114 sono gli studenti che sosterranno la Maturità italo-francese del progetto EsaBac.