Classi pollaio in parlamento

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da ItaliaOggi

Classi pollaio in parlamento

Elusi sistematicamente i parametri sul numero di alunni

 di Franco Bastianini

Il sovraffollamento delle classi scolastiche è approdato in Parlamento. Da qualche settimana se ne sta discutendo nella 7^ commissione permanente (istruzione pubblica , beni culturali) del senato presieduta da Andrea Marcucci (Pd).

Quello del sovraffollamento è un fenomeno strettamente connesso alla difficile situazione economica e alla necessità da parte dell’amministrazione scolastica di ricercare ogni forma di risparmio. Nel settore scuola, in particolare, i risparmi di spesa che da qualche anno si ottengono riducendo il numero dei docenti, a fronte di un aumento degli alunni e a causa dalla mancanza di riqualificazione degli edifici scolastici, stanno determinando un sovraffollamento che va ben oltre i limiti stabiliti per la formazione delle classi dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81.

Il decreto n. 81 stabiliva infatti che, considerando anche la deroga del dieci per cento prevista dall’art. 4 per ogni ordine di scuola, si potevano costituire classi rispettivamente fino a 26-28 alunni nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, fino a 27-30 alunni nella scuola secondaria di primo grado e fino 30-33 alunni nella scuola secondaria di secondo grado. Le norme precedenti( i decreti ministeriale 18 dicembre 1975 e 22 agosto 1992 e la legge n. 23/1996) disponevano che il massimo affollamento ipotizzabile dovesse essere di 26 persone/aula, fino a 20 in presenza di alunni disabili. Prevedevano inoltre che le aule dovesse essere di altezza non inferiore a tre metri e che il rapporto alunni/superficie dovesse essere di 1,80 metri quadrati/alunno nella scuola dell’infanzia e della scuola primaria e di 1.96 metri quadrati/alunno nelle scuole secondarie.

All’aumento del numero di alunni per classe consentito dal decreto n. 81/2009 doveva seguire un piano generale per la riqualificazione dell’edilizia scolastica adottato dal ministero dell’istruzione di intesa con il ministero dell’economia e delle finanze.

Non solo il piano di riqualificazione non è stato predisposto, ma anche i parametri fissati dal decreto sono stati sistematicamente elusi. Il numero degli alunni per classe ha continuato ad aumentare raggiungendo punte che vanno fino a 35/36 alunni per classe. Veri e propri pollai, appunto.

La mancata riqualificazione degli edifici scolastici pregiudica fortemente il livello di funzionalità e qualità delle istituzioni scolastiche e, soprattutto, il livello di sicurezza delle scuole, tenuto conto del fatto il sovraffollamento delle aule comporta inevitabilmente l’inidoneità delle stesse a contenere gli alunni in condizioni di sicurezza, salubrità, igiene e vivibilità. Basti ricordare a tale fine che attualmente le aule sono dimensionate per ospitare, in regime di sicurezza, un numero massimo di 25/26 alunni.

É una situazione non più sostenibile. C’è solo da auspicare che il dibattito in corso nella 7^ commissione del senato possa concludersi, come si legge in una proposta di risoluzione presentata dal sen. Bocchino(M5S), in una richiesta al Governo perché adotti le più opportune iniziative volte al rispetto della normativa vigente in materia di numero massimo di persone per classe tali da ridurre l’attuale sovraffollamento.