La ministra Carrozza, la scuola digitale e gli Ebook

da Tecnica della Scuola

La ministra Carrozza, la scuola digitale e gli Ebook
di P.A.
La ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha ricevuto al Miur i rappresentanti del Forum nazionale delle Associazioni studentesche, del Forum nazionale delle Associazioni dei genitori e i rappresentanti regionali delle Consulte degli studenti sui temi della digitalizzazione delle scuole e dell’introduzione dell’e-book.
E sull’incontro la ministra ha dichiarato: “Ho voluto incontrare studenti e genitori per ascoltare le loro idee e proposte in merito ad un tema fondamentale che abbiamo di fronte a noi: la gestione di un passaggio tecnologico storico del quale avverto la responsabilità. Per questo ritengo necessaria una consultazione degli attori principali del mondo della scuola e di esperti del settore per poter gestire con la necessaria gradualità e consapevolezza la transizione verso il libro digitale”. “Voglio chiarire che ciò non significa rinunciare ad un obiettivo imprescindibile che è quello di modernizzare tutte le nostre classi portando la connessione ad internet e la banda larga in ogni scuola. Ridurre il digital divide e dare a tutti gli studenti l’accesso a internet significa anche ridurre le differenze sociali e territoriali. Su questi temi il Ministero organizzerà in autunno una giornata di confronto e di discussione”. Soddisfatto Davide Guarneri, presidente dell’A.Ge., l’associazione dei genitori: “E’ stato un incontro importante, serio e approfondito nell’analisi”. “Ci siamo trovati tutti insieme a parlare di scuola. Il segno che tutti siamo al lavoro. Aver poi convocato genitori e studenti insieme non capitava da molti anni”. Ma l’Age sottolinea ancora l’idea di “gradualità’, che non è un rinvio senza prospettive ma una preparazione al cambiamento. Abbiamo sottoposto al ministro una serie di domande, come il fatto che l’inclusione digitale non è solo un cambio di strumento, ma è un cambio di prospettiva didattica. E che, ancora, richiede un processo di formazione e l’aggiornamento dei docenti. Ci sono ancora scuole senza strumenti, senza copertura di banda larga. E poi abbiamo anche chiesto che questo processo non pesi sulle tasche dei genitori” “C’è la necessità di procedere a una progressiva digitalizzazione”, ha ancora spiegato Guarneri, “ma, come richiesto dagli studenti stessi, è necessario anche mettere in sicurezza le scuole, oltre a coprirle con una connessione di banda larga” E proprio sulla messa in sicurezza delle scuole, la ministra Carrozza è tornata più volte con delle dichiarazioni che sono piaciute al presidente dell’A.Ge. Anche le organizzazioni studentesche soddisfatte dell’incontro con la ministra Carrozza: “Abbiamo assai gradito il tavolo di confronto con il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sul processo di digitalizzazione delle scuole e sull’introduzione degli e-book”, dice Daniele Valli, portavoce dei rappresentanti dei Coordimamenti regionali per le consulte provinciali. “Anche perché è la prima volta che il Coordinamento ha avuto la possibilità di varcare le porte del Miur e parlare direttamente con il suo numero uno. Durante l’incontro abbiamo esposto il nostro apprezzamento per l’adozione degli e-book e la digitalizzazione della didattica nella scuola italiana, ma abbiamo al contempo sollevato al ministro Carrozza anche alcune perplessità. Riteniamo infatti che questa trasformazione epocale, come l’ha definita lo stesso ministro, debba avvenire tenendo conto della realtà che nel nostro Paese dove non tutte le scuole sono ancora attrezzate per accoglierla, poiché non tutte sono dotate della banda larga. Da parte nostra siamo molto favorevoli all’adozione dei libri elettronici purché garantisca sgravi economici alle famiglie già vessate dalle tasse e dalla pesante crisi. Abbiamo gradito l’impegno del ministro Carrozza, pronta a studiare per bene le questioni messe sul tavolo e a gestire – con la necessaria gradualità e consapevolezza – la transizione verso il libro digitale. E speriamo, in verità, che all’incontro di oggi ne seguano anche altri. Saremo ben contenti se il ministro in futuro ci coinvolgerà in questioni di eguali entità”.