Si tocca e si sente: per i bambini con difficoltà di linguaggio, ecco reciprocaMENTE

da Romagnamamma

22 luglio 2013

Si tocca e si sente: per i bambini con difficoltà di linguaggio, ecco reciprocaMENTE

Non fatevi spaventare dal termine: dietro la Comunicazione Aumentativa e Alternativa c’è un mondo da toccare, esplorare, guardare. Anche se i libri in questione vengono definiti “modificati”, le modifiche sono tutte a vantaggio di chi di quei libri ha bisogno e anche di chi ne potrebbe fare a meno. Il progettoreciprocaMENTE della cooperativa sociale Il Cerchio di Ravenna è una delle poche esperienze in Italia di centri specializzati in libri che usano simboli, immagini e disegni a supporto della lettura di bambini con problemi
comunicativi. Ce ne parlaMila Alpi, responsabile dell’area disabili al Cerchio nonché promotrice del progetto.

Com’è nata l’idea di una biblioteca così specializzata?
“Venivamo da un percorso di formazione insieme ad un pedagogista ferrarese che fa parte dell’associazione Il Volo, che a Massa Fiscaglia ha promosso la prima sezione bibliotecaria in Emilia Romagna dedicata ai bambini che soffrono di disabilità temporanee o permanenti con compromissione del linguaggio. Allo stesso tempo ci piaceva l’idea di raccogliere i materiali che i nostri educatori in vent’anni di esperienza hanno prodotto e utilizzato, affinché non andassero dispersi”.
Quali sono i principali vantaggi dei libri modificati?
“Innanzitutto per i bambini non verbali viene agevolata la comunicazione. Un esempio pratico? Un bambino autistico che non parla ha bisogno di vedere scandita la propria giornata: lo si può fare con tabelle, agende visive, tavole tattiche che contengono simboli non solo legati alle azioni concrete ma anche all’affettività, all’emotività, alle richieste. Servono quindi anche a promuovere l’autonomia. Chi ha disturbi dell’attenzione, del linguaggio, o ritardi mentali legate alle più svariate patologie, nei libri modificati trova un supporto validissimo”.

Che ha un rivolto anche sui bambini cosiddetti “normodotati”?

“Sì, soprattutto nell’età del nido, quando manca ancora lo sviluppo del linguaggio. Che abbiano difficoltà o meno, i bambini seguono il libro modificato alla stessa maniera. Senza contare l’importanza di condividere la stessa esperienza di lettura, di accedere alla stessa storia, abbattendo i muri”.
Riaprirete reciprocaMENTE a metà settembre: ci saranno delle novità?
“Stiamo già coinvolgendo il Comune di Ravenna affinché educatori e insegnanti delle strutture comunali vengano sensibilizzati all’importanza dell’utilizzo dei libri modificati. Vorremmo anche ampliare il numero delle biblioteche del territorio che prendono in prestito i nostri libri. Per ora se ne trova qualche esempio alla Classense e a Casa Vignuzzi. Il nostro è un patrimonio destinato ad aumentare e che è a disposizione della comunità”.

Il centro documentazione e formazione reciprocaMENTE si trova in via Cassino 79 a Ravenna