CERVELLO, ARTE e SCIENZA QUANTISTICA

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“CERVELLO ED ARTE e SCIENZA QUANTISTICA” : per rinnovare la percezione dell’ arte contemporanea

Paolo Manzelli  Presidente di Egocreanet ( Onlus di R&S ) pmanzelli.lre@gmail.com

–        Premessa:

Le teorie che perseguono una linearita’ interpretativa del rapporto tra sensazione e percezione cerebrale spesso conducono a confondere  la percezione della realtà con la realtà stessa. Cio’ depriva la mente  della naturale creativita perche induce a considerare la interpretazione cognitiva del mondo percepito, come se fosse esattamente il mondo reale anziche quello che e stato cerebralmente percepito. Diversamente gli scenari visivi e sensoriali che percepiamo sulla base della Teoria del “Quantum Brain” , sviluppata da Egocreanet , non corrispondono alla realta oggettiva ma alla probabilita’ di possibili interazioni  future nell’ ambiente che rappresentiamo come  immagini e sensazioni costruite dal  nostro cervello. L’ approccio innovativo alla sensorialita-percettiva , basata sulla attivita’ di tipo quantistico del cervello,  insegna a non reagire ai costrutti della mente come se fossero realtà .  Il convincimento del fatto che cio’ che vediamo e sentiamo sia reale ed oggettivo,  conduce psichicamente allo “stress  cognitivo comportamentale ”, causato dal reagire con modalita di stimolo –risposta ad una quantità di compiti cognitivi, emotivi o sociali, che l’individuo percepisce come problematici, anziche’ a quello di immaginare soluzioni alternative che possano modificare la probabilita  di cio’ che percepiamo mentalmente. Proprio al fine di  imparare a non reagire meccanicamente agli stimoli visivi e percettivi come se essi fossero la realta ed altresi’ attivare la naturale creativita’ nel dare nuovi significati agli stimoli percettivi,  il programma “quARte “ di “Arte e Scienza Quantistica per lo sviluppo della comunicazione nella Realta Aumentata” , si propone di offrire validi strumenti, concettualmente innovativi, capaci di favorire soluzioni di realta aumentata sia per  arte che per la scienza,  generando un  nuovo immaginario  utile per superare le sfide della vita sociale ed economica contemporanea . Il progetto “quARte”  pertanto persegue  l’obiettivo di  condurre artisti e scienziati  ad imparare a combattere lo “stress di deficienza cognitiva” partecipando  consapevolmente un programma di innovazione   indirizzato a  spostare i limiti concerruali derivanti dalle concezioni riduttive-meccaniche della realta,  ormai storicamente obsolete , le quali conducono a deformare le situazioni percepite in problemi irresolubili escludendo sistematicamente la  creativita naturale del pensiero umano .

La percezione cerebrale.

Le  tradizionali teorie meccaniciste della Percezione, hanno distinto il modo nel quale riceviamo le informazioni dal mondo esterno in due fasi separate: 1) la sensazione: riguarda il modo in cui i nostri organi di senso rispondono agli stimoli esterni e come queste risposte vengono trasmesse dai ricettori al cervello
2) la  percezione: si riferisce alla successiva elaborazione dei segnali sensoriali che avviene nel cervello e che porta a costruire una rappresentazione interna per quegli stimoli.

Tale dicotomia corrisponde ad un agire del cervello in due tempi  ed e’ conseguenza della arbitraria suddivisione tra soggetto ed oggetto della osservazione, dove la sensazione e la percezione rappresentano il dualismo cognitivo fra il mondo fisico esterno e d il mondo psichico interno. Il tal modo  il sistema di ricezione ed elaborazione cerebrale della informazione  e’ stato  gestito concettualmente da una sistematica sequenza di relazioni tra causa ed effetto derivante dalla concettualita’ e dai criteri paradigmatici della  meccanica classica.

Tale infatti e’ stata la  tradizionale interpretazione meccanica della percezione cerebrale di neurologi e psicologi la quale  fa ritenere che cio che vediamo e percepiamo corrisponda alla realta’ oggettiva, come conseguenza di   una interpretazione sequenziale tra sensazione e percezione che di fatto attribuisce  un  atteggiamento passivo del funzionamento del cervello. In tal modo  il cervello anziche essere un attivo costruttore di immagini e sensazioni , viene considerato come un sistema che meccanicamente viene a dipendere linearmente dalla assunzione di  dati di informazione provenienti dall’ambiente .

Questa assurda assunzione genera lo stress cognitivo che riduce le abilita cognitive e la creativita’ naturale del cervello.

Il progetto “quARte” di arte e scienza quantistica , si propone di riconsiderare tale atteggiamento tradizionale della scienza nel contesto della interpretazione di come percepiamo. Infatti ricercando di interpretare la attivita del cervello nella “comunicazione empatica” , cosi importante per la comprensione dell’ arte e del suo valore di sviluppo sociale, abbiamo ritenuto decisivo il mettere in rilievo la teoria del funzionamento quantistico del cervello (Quantum Brain) che riteniamo indispensabile per dare sviluppo ad una ricerca di innovazione dell’ Arte e della Scienza contemporanea tendente a superare ogni forma di realismo ingenuo di indole meccanica . Per sviluppare la creativita’ contemporanea nell’ arte e nella scienza in epoca quantistica e’ pertanto necessario superare ogni credenza che il mondo si presenti a noi così come esso realmente è concettualita che diviene possibile solo in quanto  si ammette aprioristicamente  che vi sia una coincidenza diretta fra la realtà fisica e la realtà percettiva o fenomenica.

La  teorizzazione e le ricerca innovativa sul  “Quantum Brain”, promossa da Egocreanet , fa altresi comprendere come il cervello produca attivamente scenari percettivi; il mondo esterno che percepiamo e’ di fatto quello costruito geneticamente e biologicamente dal nostro cervello  e  pertanto corrisponde a modelli-archetipi di probabilita’ i quali ci permettono di anticipare lei informazioni su come muoverci nel nostro  ambiente; tali previsioni percettive sono pertanto indeterminate, ma attendibili, proprio in quanto vengono raffinate dalla memoria e quindi ci permettono di presagire con notevole precisione  lo svolgimento dinamico degli eventi probabili con cui potremo materialmente interagire.

Rispetto alla tradizione dualistica che mette in sequenza “causale- deterministica” la sensazione e la percezione ,diversamente con lo sviluppo delle modalita concettulmente innovative del “Quantum Brain”, che sono alla base cognitiva del programma “quARte “, abbiamo iniziato lo sviluppo di tale progetto  con l’ ammettere e porre in evidenza, come cio’ che la mente percepisce e quindi conosce, e’ il frutto di uno sviluppo evolutivo della auto-organizzazione cerebrale della attivita’ biochimica della genetica umana. Tale impostazione concettuale ci ha permesso di ribadire che cervello non e’ assimilabile ne ad  una macchina fotografica e neppure ad un computer; modelli questi ultimi che rispondono con una modalita’ di elaborare la informazione diretta dall’impatto con le energie provenienti dal mondo esterno e non come risultato evolutivo di un sistema auto-organizzantesi dello sviluppo naturale della bio-genetica umana. Pertanto sulla base del modello di “Quantum Brain “ il cervello ed il suo funzionamento percettivo e cognitivo  va riconsiderato come  il risultato di un sistema biogenetico  auto-organizzato , le cui funzioni di costruzione di scenari visivi e sensoriali sono biologicamente generate sulla base di archetipi prodotti dalla attivita di processi di interazione quantistica nel cervello.

Plutarco disse : “La  mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda e vi infonda l’impulso della ricerca e un amore ardente per la verità”

Concludiamo pertanto che  il cervello va compreso nella sua qualita’ di  costruttore autonomo della realta’ che  utilizza la  informazione bio-elettrica per elaborare modelli di epigenetici di probabilita’ di informazione, modulati da una indagine di raffinamento con i dati della memoria per adeguare la espressione degli scenari visivi e delle risposte cerebrali alla evoluzione dinamica  della informazione ricevuta.

In conclusione evitando sistematicamente le concezioni meccaniche che imprigionano la creativita contemporanea entro modelli cognitivi storicamente obsoleti ,i quali  inducono un atteggiamento comportamentale di stimolo risposta alle percezioni visive e sensoriali quali fossero la realta’oggettiva , oggi,  con lo sviluppo del progetto-Programma “quARte”, riteniamo che diverra’ possibile  dare una rilettura innovativa dell’ arte e della scienza e del loro ruolo innovativo nello  sviluppo sociale ed economico contemporaneo, ottenibile  innestando un processo creativo che sulla base di un nuovo impulso sia capace di rispondere con maggior coscienza alle immagini e delle sensazioni percepite.

— BIBIO ON LINE : articoli di Paolo Manzelli

http://www.egocreanetperu.com/sicotema/il_cervello.htm;http://cronologia.leonardo.it/cerv01.htmhttp://cronologia.leonardo.it/cerv01.htm;http://venezian.altervista.org/Scienzarte/41._Modelli_di_percezione.pdf;http://www.caosmanagement.it/n67/art67_03.html;http://www.egocreanet.it/Postnuke/html/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=190; http://www.quantumbionet.org/admin/files/Paolo%20Manzelli%20-%20Scienza%20e%20Arte.pdf;

Concetti tradizionali e loro limiti sul tema Percezione Cerebrale: http://gral.ip.rm.cnr.it/borghi/corso06-07-2.pdf

Empathy : http://www.gsjournal.net/old/science/manzelli14.pdf

Quantum Brain : http://dabpensiero.wordpress.com/2013/06/28/quantum-brain-di-paolo-manzelli/