Scuola, allarme di studenti e sindacati “Nomine in ritardo, si rischia il caos docenti”

da la Repubblica

Scuola, allarme di studenti e sindacati “Nomine in ritardo, si rischia il caos docenti”

Mancano le “immissioni in ruolo” di 11.600 insegnanti. Il ministero: “Avviate procedure speciali, faremo meglio dello scorso anno”.

Mancano le “immissioni in ruolo” di 11.600 insegnanti. Il ministero: “Avviate procedure speciali, faremo meglio dello scorso anno”. Nel 2012 furono comunicate il 10 agosto e rimasero scoperte almeno 24mila cattedre. “Non ci sono più i tempi necessari: tra 10 e 12 settembre iniziano le lezioni in 11 regioni”

di SALVO INTRAVAIA

ROMA – “Rischiamo di iniziare l’anno scolastico senza migliaia di supplenti in cattedra”. È questo l’allarme lanciato dai sindacati che, insieme agli studenti, si preparano a manifestare il proprio dissenso nei confronti del governo, accusato di “non dare le risposte adeguate alle esigenze della scuola”. Potrebbe dunque essere caotica la situazione che si prospetta per i 7 milioni e 800mila alunni a tre settimane dall’inizio della nuova stagione tra i banchi. Tanto che la Rete degli studenti ha già fissato la data – 11 ottobre – della prima manifestazione.
Perché tutta questa agitazione? In metà delle regioni – e province autonome – italiane, dove le lezioni ricominceranno tra il 10 e il 12 settembre sembra ormai quasi certo mancheranno molti insegnanti. “La norma impone ai provveditorati di effettuare tutte le nomine del personale entro il 31 agosto – spiega Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil – . Ma non abbiamo ancora avuto notizia di immissioni in ruolo. E la situazione rischia di essere ancora più grave per i supplenti, che mancheranno a migliaia”. Per capirsi: lo scorso anno, i contingenti provinciali delle immissioni in ruolo vennero resi noti il 10 agosto, eppure l’11 settembre rimanevano ancora scoperte 24mila cattedre: il 32 per cento delle supplenze assegnate all’inizio dell’anno. “Quest’anno ci saranno più classi scoperte dello scorso anno, più precari senza contratto e più caos negli uffici scolastici periferici costretti a fare le operazioni in tempi strettissimi”, conclude Pantaleo. “In alcune classi – aggiunge Massimo Di Menna, leader della Uil scuola – potrà addirittura capitare che manchino contemporaneamente anche più insegnanti”.
Ma dal ministero dell’Istruzione arrivano parole rassicuranti. “Se tutto funzionerà come abbiamo previsto – spiega infatti Luciano Chiappetta, a capo del dipartimento Istruzione – quest’anno, faremo addirittura meglio dello scorso anno. Tra il 20 e il 22 agosto dovremmo comunicare i contingenti provinciali ai sindacati e abbiamo anche reso più efficiente la macchina organizzativa per l’avvio dell’anno scolastico. Inoltre, abbiamo sollecitato i grossi ambiti territoriali (Milano, Roma, Napoli, Palermo) a organizzarsi al meglio per assegnare tutte le supplenze prima dell’inizio delle lezioni”.
In attesa di quanto succederà (o meno) nei prossimi giorni, resta comunque il punto interrogativo degli insegnanti di sostegno e dei concorsi ancora aperti. Nell’anno appena trascorso furono quasi 38mila – su 101mila posti totali – i supplenti di sostegno nominati dai provveditorati agli studi. Ma quest’anno – ai primi di settembre – potrebbero arrivare altre 16/17mila immissioni in ruolo su sostegno richieste dal ministro della Pubblica amministrazione e semplificazione, D’Alia, per dare stabilità a un settore molto delicato. Una bella notizia che però bloccherebbe immissioni in ruolo e supplenze

su sostegno fino a quella data. E a rallentare la macchina ministeriale ci sono anche i concorsi a cattedra banditi nel 2011dall’ex ministro Profumo. In molte regioni le graduatorie definitive verranno pubblicate a fine agosto: una situazione che rallenterà le immissioni in ruolo suddivise a metà fra precari delle graduatorie provinciali e vincitori di concorso. Così, in attesa dei supplenti, i presidi potrebbero doversi arrangiare con orari ridotti e docenti tappabuchi.