Decreto-legge Scuola: pasticcio del Governo

Decreto-legge Scuola: pasticcio del Governo su precari, dimensionamento, dirigenti, sostegno.

Ignorata la giurisprudenza nazionale e comunitaria. Pronta una nuova stagione di ricorsi in tribunale. Per Anief-Confedir è illegittimo assumere un precario a condizione di non pagargli l’anzianità di servizio, confermare i tagli delle scuole autonome cancellati dalla Consulta, escludere dalle nuove procedure concorsuali per dirigente i docenti con servizio pre-ruolo come indicato dal Tar Lazio o esonerare dei docenti per reggere le scuole scoperte mentre non si paga l’indennità di reggenza ai vicari, ritardare la stabilizzazione dell’organico di sostegno.

Scuola: sulle assunzioni Anief-Confedir ricorrerà alla Corte di giustizia europea

Il Governo prevede la stabilizzazione dei precari a condizione che siano pagati come supplenti, senza progressione di carriera, per evitare la condanna della UE. Programma un piano triennale di immissioni in ruolo dai numeri indefiniti ma congela gli aumenti di stipendio che spettano dopo anni di servizio. Plaudono quei sindacati che hanno già bloccato gli aumenti ai 90.000 assunti negli ultimi due anni con la firma del contratto del 4 agosto 2011.

Anief-Confedir non può barattare il diritto alla parità di trattamento tra i lavoratori alla base del decreto legislativo 29/93 che ha privatizzato il rapporto di lavoro nel pubblico impiego, tanto più se su richiesta del datore di lavoro che intende aggirare il principio di non discriminazione stabilito dalla normativa comunitaria (direttiva 1999/70/CE).

Grazie all’azione dell’Anief-Confedir, oggi, un supplente dopo quattro anni di servizio su posto vacante e disponibile ricorre al tribunale del lavoro per ottenere un risarcimento danno per la mancata stabilizzazione e gli scatti biennali di anzianità; ora per evitare nuove condanne il Governo interviene per assumere quel precario ma pagandolo sempre con lo stipendio iniziale per i prossimi dieci anni. Questo è un vero e proprio imbroglio. Se i posti sono vuoti si devono fare le immissioni e l’amministrazione non può fare quello che viene vietato dai giudici ad un’azienda privata, sfruttare i lavoratori precari. Da quanto l’ultima volta, infatti, i sindacati in un contratto hanno realizzato l’invarianza finanziaria come previsto dal decreto legge, è stata congelata la ricostruzione degli ultimi dieci anni di servizio. Non è precarizzando il rapporto di lavoro dei neo-immessi in ruolo che si combatte la piega del precariato.

Scuola: confermata la cancellazione illegittima di 2.000 scuole voluta prima dalla legge e attuata dalle Regioni in violazione dei criteri del D.P.R. 233/98. Sarà ricorso al TAR.

Per evitare una nuove censura della Consulta, il Governo ha rimesso correttamente alla Conferenza Stato-Regioni l’individuazione dei nuovi criteri per assegnare l’autonomia scolastica, vista la sentenza n. 147/12 della Corte costituzionale, ma senza cancellare i tagli disposti e attuali illegittimamente. E’ proprio questo il punto, in assenza dei nuovi criteri da definire, le 2.000 scuole autonome accorpate e dimensionate in questi ultimi due anni dovrebbero riavere la propria autonomia come anche il Consiglio di Stato ha confermato con una sentenza del 2013 riguardo alcune scuole calabresi. Le stesse RSU elette nelle scuole dimensionate sono rimaste in carica grazie alla denuncia dell’Anief. E invece, il Governo continua a tagliare posti di dirigenti, dsga e ata forte della programmazione autonoma attuata dalle Regioni contro la normativa vigente.

Scuola: al concorso per dirigente ignorata la sentenza del TAR che ammette anche come requisito il servizio prestato pre-ruolo. Illegittimi i nuovi bandi

E’ della settimana scorsa la sentenza del Tar Lazio che applica il principio di non discriminazione sui contratti a termine anche nelle selezioni concorsuali per l’accesso agli uffici pubblici, grazie a un ricorso promosso dall’Anief. Ma si sa il tempo è stato poco e al Miur non hanno ancora ricevuto la notizia, peraltro, ripresa dall’Ansa, Avvenire e dalle riviste specialistiche. Così il Governo ha riproposto le vecchie regole per l’accesso al corso-concorso senza alcun rispetto per le pronunce della magistratura ordinaria. E che dire del riesumato istituto degli incaricati esonerati dal servizio quando i vicari in servizio hanno avuto dalla spending review cancellata l’indennità di reggenza?

Scuola: l’organico di diritto sul sostegno è rideterminato nel prossimo triennio (+ 26.000), ma già oggi abbiamo 200.000 alunni con handicap certificato

Se non è sufficiente oggi la pianta organica di 63.000 insegnanti di sostegno rispetto agli alunni iscritti per quale ragione bisogna aspettare un triennio per assumerne in ruolo soli 26.000? E poi perché ancora riprendere a distanza di dieci anni un punto di riferimento obsoleto (nel 2016-2017, organico di diritto dovrà essere il 95% rispetto a quello complessivamente attivato nell’a. s. 2006-2007) quando la popolazione studentesca sarà quasi raddoppiata? I numeri non tornano ancora una volta con polemiche giudiziarie che saranno accertate dai tribunali del lavoro e ricorsi della famiglie ai Tar regionali per l’attribuzione delle ore di sotegno o dei docenti mancanti.