da l’UnitÃ
Pubblico impiego, i conti non tornano
Blocco dei contratti fino al 31 dicembre 2014. Ridotta del 10% la spesa per straordinari
STRETTA SUL TFR Anche per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto arriva un ulteriore stretta. Fino a quest’anno i dipendenti pubblici con Tfr superiore a 90 mila euro se la vedono corrispondere in due tranche che partono dopo sei mesi dal ritiro; ora il limite scenderebbe a soli 50mila euro. Chi esce anticipatamente (prepensionamenti) dovrà invece attendere 20 mesi. L’insieme delle misure dovrebbe portare a risparmi di 1,5 miliardi dal prossimo anno fino al 2018. «Sono misure inaccettabili – attacca Rossana Dettori, segretario della Fp Cgil – per milioni di lavoratori che da cinque anni si stanno impoverendo. Ancora più inaccettabile è il taglio dell’indennità di vacanza contrattuale, visto che fin dai tempi di Brunetta è bloccata anche la contrattazione integrativa con addirittura molte amministrazioni che chiedono indietro i soldi ai lavoratori per le parti già elargite in busta paga negli anni scorsi». «La legge di stabilità è l’ennesima truffa ai danni dei lavoratori», le fa eco Giovanni Torluccio della Uil Flp. L’ultimo capitolo riguarda un taglio alle percentuali di turn over del personale. E mette quindi in relazione la legge di stabilità con il decreto sui precari che prevedeva una stabilizzazione con il 50 per cento dei posti a concorso per turn over riservato ai precari con contratti a tempo determinato che abbiano lavorato 3 anni negli ultimi cinque. Se per il 2014 si conferma quota 20 per cento, nel 2015 si scende dal 50 al 40%. Nel 2016 era previsto il ritorno al 100%, quota che invece si riavrà solo nel 2018 con tappe intermedie al 60% nel 2016 e dell’80 per cento nel 2017. Assieme al «no» agli emendamenti proposti dai sindacati durante la conversione del decreto (che ora andrà alla Camera), la misura porta i sindacati a rilanciare la mobilitazione («con manifestazione nazionale a inizio novembre») a difesa dei 126.179 precari censiti dal Conto annuale a fine 2011. Per questo i sindacati chiedono di adottare un piano di assunzioni con progressivi meccanismi di stabilizzazione, la proroga dei contratti per i tutti i precari in scadenza e di superare la precarietà riconducendo i rapporti a termine e atipici esclusivamente a esigenze eccezionali.