Tutte le novità in sintesi della Legge di Stabilità

da Tecnica della Scuola

Tutte le novità in sintesi della Legge di Stabilità
Il Sole 24 Ore pubblica una sintesi di tutte le novità presenti nella Legge di Stabilità approvata su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze
Il Consiglio dei Ministri, riunito a Palazzo Chigi, ha approvato su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze due disegni di legge: il primo contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2014). Il secondo riguardante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016.
Nello specifico, la Legge di Stabilità prevede interventi per 27,3 miliardi di euro nel triennio 2014-2016, di cui 11,6 nel solo 2014, e risorse per 24,6 miliardi nel triennio di cui 8,6 nel solo 2014.
Si prevede inoltre:
– la riduzione del prelievo sui lavoratori e sulle imprese; è prevista una riforma della tassazione delle banche che consente di rafforzare la loro capacità di fornire credito a famiglie e imprese e la loro solidità patrimoniale;
– la riduzione sin dal 2014 della pressione fiscale su cittadini e imprese: la pressione fiscale totale scende dal 44.3 al 43,8 nel 2015 e al 43,3 nel 2016;
– la riduzione dell’incidenza della spesa pubblica primaria sul PIL (tolti i rimborsi di debiti commerciali) dal 46,0% del 2013 al 45,5% nel 2014. L’incidenza della spesa corrente scende dal 43,2% al 42,5%;
– il contenimento nel 2014 della spesa primaria corrente diversa da quella per le prestazioni sociali a un livello in termini nominali inferiore a quello del 2013;
– l’accrescimento nel 2014 delle spese in conto capitale (3,3 miliardi rispetto al quadro a legislazione vigente), sia a livello nazionale sia a livello locale. Si rovescia la tendenza alla riduzione in atto da vari anni;
– la concentrazione delle risorse sui nuovi programmi di spesa che sostengono la competitività e le fasce deboli della popolazione. Si estendono al 2014 i livelli attuali degli incentivi per risparmio energetico e ristrutturazioni, prevedendo poi una graduale riduzione di tali livelli;
– l’aumento, tra i sottosettori delle amministrazioni pubbliche, delle risorse a disposizione di quelle locali per circa 2,9 mld nel 2014 (rimangono invariate le disponibilità delle altre amministrazioni centrali e degli enti di previdenza).