Occupazioni in arrivo?

da tuttoscuola.com

Occupazioni in arrivo?

Finora non si ha notizia di significative occupazioni in atto, ma un’indagine di Skuola.net prevede che si avranno presto diffuse interruzioni del servizio scolastico in tutta la penisola.

La previsione si fonda sull’esito di un’indagine alla quale hanno partecipato oltre 3.000 studenti delle superiori. Il 57% di loro ha dichiarato che quest’anno occuperebbe la sua scuola qualora ci fosse l’opportunità. Fra essi ci sono studenti che hanno già occupato in passato (32%) ma anche nuovi adepti per i quali sarebbe la prima volta (25%).

Si protesta soprattutto per i problemi della scuola a livello nazionale (58% delle motivazioni addotte), ritenendo l’occupazione “una forma di protesta più incisiva di altre” (52%). 7 su 10 tra gli aspiranti occupanti sanno che si tratta di un reato ma il 25% di loro non se ne preoccupa “consapevole che in Italia spesso la si fa franca”, spiega il sito.

Al contrario circa il 34% del campione ha dichiarato di non aver mai occupato e di non volerlo fare neanche in futuro. Tra le motivazioni che spingono a non aderire alle occupazioni la più frequente (47,8%) è che questa forma di protesta non è adatta a risolvere i problemi della scuola. Altri propongono argomentazioni più pratiche: per circa il 27% degli studenti occupare equivale a perdere troppi giorni di lezione, mentre l’11% teme le conseguenze del suo gesto a livello disciplinare. Il buon dialogo tra preside e studenti è invece ciò che fa desistere il 13% dei giovani dal chiudersi all’interno del proprio istituto.

Pochissimi si dichiarano mossi da altri scopi: nemmeno il 10% occuperebbe solo per godersi qualche giorno di stop dalle lezioni, e solo il 3% per fare nuove amicizie.